Monastero delle Monache - Giacalone -
Maria Mater Ecclesiae et Ioseph Protector
STORIA
Da tempo si desiderava e si pregava per il ripristino del Carmelo femminile a Palermo dove nel 1946 erano venuti i Padri Carmelitani Scalzi della Provincia Veneta formando le due comunità del Santuario S. Maria dei Rimedi, in Piazza Indipendenza, e del Santuario di S. Teresa, alla Kalsa.
Il
Padre Provinciale, tornato in Sicilia nell'aprile
del 1986 per la Visita Pastorale, desideroso
anch'egli di un Carmelo a Palermo, ne diede l'avvio prendendo accordi
con il monastero di S. Agata li Battiati, grazie
al gran cuore materno della Madre Priora,
M. Maria Giovanna della Croce, all'intrepida
Madre Gemma Teresa del Cuore Immacolato di Maria, alla quale venne
affidata l'ardua impresa, insieme a Suor Maria Cecilia di Gesù, e all'intera
comunità che ne ha portato il pesante carico con amore e tanti sacrifici.
La Provvidenza, dietro consiglio di Fra Umile di Maria dei Padri Francescani Rinnovati, aprì le porte del Centro di Spiritualità "Maria Immacolata" in Poggio S. Francesco dove anche il Padre Anastasio del S. Rosario, Cardinale Ballestrero, in anni precedenti aveva tenuto i ritiri mensili per le Religiose e insieme al Direttore Mons. Giovanni Cuccì, aveva per loro preparato lo schizzo per un monastero teresiano che vedeva tanto bene in quel luogo.
Poggio
S. Francesco si eleva a 800 metri sul monte Carpirnelo, dominando Palermo, il
suo mare e il monte Pellegrino, ma fa parte
della Diocesi di Monreale e fu questa che
accolse le figlie di S. Teresa con soddisfazione
e grande benevolenza nella persona
dell'Arcivescovo
Mons. Salvatore
Cassisa,
del Clero e della sua gente.
Mons.
Cuccì potè offrire un isolato di recente
costruzione, provvisoriamente adibito
a fienile che fu subito strutturato e adattato
a minuscolo monastero, con cappellina,
coro, parlatorio, sette celline e gli altri
ambienti necessari: tutto in miniatura ma
adatto a farci vivere come in un vero Carmelo.
Esso
venne inaugurato il 15 ottobre 1986
con tanta solennità e partecipazione, con
la presenza dell'Arcivescovo e il suo Clero, del Padre Generale P. Filipe
Sainz de Baranda,
del P. Provinciale, del P. Delegato per
le monache, dei Padri Carmelitani Scalzi
residenti in Sicilia, del Terz' Ordine Secolare,
molte Suore e tante Persone.
Quella
sera stessa si pose il SS. Sacramento nel nuovo Tabernacolo, e la clausura
per la piccola comunità.
Si
visse lì due anni in attesa che il Comune di Monreale desse i dovuti permessi
per costruire sul terreno offerto e preparato
da Mons. Cuccì. Solo dopo questi due anni però si seppe con certezza che, essendo
quella zona boschiva, non si sarebbe
potuto fare nulla. Per la piccola comunità
fu un momento di grande smarrimento
e di dolore: ci sosteneva solamente la parola del Signore Gesù: se non
dubiterete
nel vostro cuore, tutto ciò che chiederete
vi sarà dato (cfr. Mc 11, 23-24).
E
la Provvidenza ci venne subito incontro
facendoci trovare a poca distanza da Poggio
stesso uno spazioso e vario terreno, ricco di alberi e sorgenti di acque, con una
graziosa villa che però aveva bisogno di
riparazioni e inadeguata a contenere le vocazioni
che già affluivano, ma utile per poterci
trasferire sul posto dove cominciarono i lavori per appianare il terreno, rompere
le rocce ecc. Per ovviare alla strettezza
dell'ambiente furono addossate alla villetta tre roulottes che ci furono
regalate.
La prima pietra fu posta il 18 marzo 1990 e, dopo vari intoppi burocratici e quanto altro si può bene immaginare, il 31 ottobre 1992 la Comunità potè trasferirsi nel nuovo Carmelo, posto quasi accanto alla villetta che perciò è rimasta in clausura e ci è ancora molto utile. La Chiesa fu ultimata per l'Ascensione del 1993; l'inaugurazione del Monastero e la consacrazione della Chiesa avvennero il giorno di Pentecoste, 30 maggio, in un vero tripudio generale. Concelebrarono con l'Arcivescovo numerosi nostri Padri e Sacerdoti insieme al N. P. Generale P. Camillo Maccise, il P. Provinciale P. Antonio M. Sicari e l'ex P. Provinciale P. Agostino Cappelletti che lo volle e ci sostenne sempre paternamente nei molti momenti difficili con la sua autorevole parola.
Le Carmelitane Scalze di Giacalone