ORDINE SECOLARE DEI CARMELITANI SCALZI

               COMMISSARIATO DI SICILIA

 

                         PROGRAMMA DI FORMAZIONE INIZIALE

PREMESSA

L’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi del Commissariato di Sicilia ha elaborato Il Programma di Formazione Iniziale per le proprie Comunità, come previsto dalla Ratio Institutionis dell’OCDS approvata dal Definitorio Generale nel giugno del 2009.

La Commissione incaricata per la stesura del Programma, formata dal Consiglio OCDS del Commissariato di Sicilia, dai Presidenti, Formatori e Membri dei Consigli delle Comunità dell’Isola, ha dato rilievo all’analisi della situazione attuale dell’OCDS siciliano per tracciare un iter formativo confacente alle esigenze locali:

o   L’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi di Sicilia considera la Regola di S. Alberto, le Costituzioni, lo Statuto Provinciale e la Ratio Institutionis, come dono di Dio e punto di riferimento sicuro per il proprio cammino di fede.

o   Dall’approvazione del testo delle Costituzioni e dei successivi documenti, ogni Consiglio si è adoperato per favorire l’integrazione tra la realtà esistente e lo spirito del rinnovamento.

o   Allo stato attuale, in Sicilia le Comunità erette sono 15. Ogni realtà vive una sua storia personale, che ha origine dalla data di fondazione e dall’impulso vocazionale e formativo che ne ha determinato storicamente l’esistenza.

o   Ciascuna Comunità, secondo proprie peculiari potenzialità, si è impegnata a vivere la nuova realtà dell’OCDS attraverso lo studio meditato dei testi legislativi, la programmazione di percorsi formativi idonei alle nuove esigenze, con la collaborazione dei Padri Assistenti.

o   In alcune Comunità permangono forme di dipendenza dalle abitudini del passato, poiché la novità della proposta per essere accolta ha bisogno di lunghi tempi di maturazione, di sistemi diversi di governo, di “umile fiducia e vigilanza per lasciare operare Dio[1] e di docile pratica quotidiana.

Nel complesso, esistono le condizioni per condurre le Comunità dell’Isola alla maturazione della vocazione e alla partecipazione consapevole alla missione della Chiesa e dell’Ordine.  L’impegno sarà quello di continuare, a tutti i livelli, l’azione d'interpretazione e approfondimento dei nuovi documenti legislativi e di dialogo e confronto tra le realtà OCDS.

 

 

 

LINEE GENERALI DI FORMAZIONE

Le Costituzioni dell’Ordine Secolare indicano le caratteristiche vocazionali dei laici appartenenti all’Ordine dei Carmelitani Scalzi, in sintonia con la Christifideles laici che tratteggia la chiamata alla santità, la formazione e la missione del fedele laico.

Entrambi i documenti offrono linee generali da seguire: il primo per la crescita e lo sviluppo della vocazione carmelitana, l’altro per il compimento della maturità umana e cristiana della persona.

 

ORIENTAMENTI TRATTI DALLA CHRISTIFIDELES LAICI

o    Chiamata di Dio e risposta dell’uomo.

“L’uomo è interpellato nella sua libertà dalla chiamata di Dio a crescere, a maturare, a portare frutto. Non può non rispondere, non può non assumersi la sua personale responsabilità. (…) In questo dialogo tra Dio che chiama e la persona interpellata nella sua responsabilità si situa  la possibilità, anzi la necessità di una formazione integrale e permanente dei fedeli laici” (CL 57).

o   Scoperta chiara della vocazione e della missione.

“La formazione dei fedeli laici ha come obiettivo fondamentale la scoperta sempre più chiara della propria vocazione e la disponibilità sempre più grande a viverla nel compimento della propria missione” (CL 58).

o   Formazione all’unità di vita.

“Nello scoprire e nel vivere la propria vocazione e missione, i fedeli laici devono essere formati a quell’unità di vita di cui è segnato il loro stesso essere membri della chiesa e di cittadini dell’umana società”…. (CL 59).

o   Crescita dei valori umani.

“Nel contesto della formazione integrale e unitaria dei fedeli laici, è particolarmente significativa per la loro azione missionaria e apostolica la personale crescita nei valori umani”…. (CL 60).

o   Maturazione della sintesi organica della vita, con il sostegno e la guida dello Spirito Santo.

“Nel maturare la sintesi organica della loro vita, che insieme è espressione dell’unità del loro essere e condizione per l’efficace compimento della loro missione, i fedeli laici saranno interiormente guidati e sostenuti dallo Spirito Santo, quale spirito di unità e di pienezza di vita” (CL 60).

 

ORIENTAMENTI TRATTI DALLE COSTITUZIONI OCDS

o   Appartenenza all’Ordine.

“I carmelitani secolari, insieme con i frati e le monache, sono figli e figlie dell’Ordine di Nostra Signora del Monte Carmelo e di Santa Teresa di Gesù. Condividono con i religiosi lo stesso carisma, vivendolo ciascuno secondo il proprio stato di vita” (C 1).

o    Compimento della maturità cristiana nell’alveo della spiritualità carmelitana.

“I membri dell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi sono membri fedeli della Chiesa, chiamati a vivere “in ossequio di Gesù Cristo” attraverso “l’amicizia con Colui dal quale sappiamo essere amati”, servendo la Chiesa. Sotto la protezione di Nostra Signora del Monte Carmelo e ispirandosi a santa Teresa di Gesù, a San Giovanni della Croce e alla tradizione biblica del profeta Elia, essi cercano di approfondire gli impegni cristiani ricevuti nel Battesimo” (C 3).

o   Preparazione della persona a vivere il carisma e la spiritualità del Carmelo.

L’obiettivo centrale del processo di formazione nell’Ordine Secolare è preparare la persona a vivere il carisma e la spiritualità del Carmelo nella sequela di Cristo, al servizio della missione” (C 32).

o   Esigenze della sequela di Cristo.

“Cristo è il centro della vita e dell’esperienza cristiana. I membri dell’Ordine Secolare sono chiamati a vivere le esigenze della sequela in comunione con Lui, accettando i suoi insegnamenti e consegnandosi alla sua persona. (…) La sequela di Gesù come membri dell’Ordine Secolare si esprime con la promessa di tendere alla perfezione evangelica nello spirito dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza e delle Beatitudini” (C 10,11).

o    Imitazione di Maria, modello di vita contemplativa.

“Nel dinamismo intimo della sequela di Gesù, il Carmelo contempla  Maria come Madre e sorella, come “modello perfetto del discepolo del Signore” e, pertanto, modello della vita dei membri dell’Ordine”(C 29).

o   Comprensione del valore unificante della vita di preghiera.

Fedele ai principi della Regola primitiva, santa Teresa di Gesù mise l’orazione come base ed esercizio fondamentale della sua famiglia religiosa; perciò, il secolare è chiamato a fare in modo che la preghiera penetri tutta la sua esistenza, per camminare alla presenza del Dio vivo, mediante l’esercizio costante della fede, della speranza e dell’amore, in modo che tutta la sua vita sia una preghiera, una ricerca dell’unione con Dio. La meta sarà quella di riuscire ad integrare l’esperienza di Dio con l’esperienza della vita: essere contemplativi nell’azione e nel compimento della propria missione” (C 17).

o   Impegno apostolico ed emergenza educativa.

“La spiritualità del Carmelo risveglia nel secolare il desiderio di un maggiore impegno apostolico. (…) Cosciente della necessità che il mondo ha bisogno di testimoni della presenza di Dio, egli risponde all’invito che la Chiesa rivolge a tutte le associazioni di fedeli seguaci di Cristo, quando li impegna nella società umana ad una attiva partecipazione per il raggiungimento delle mete apostoliche della loro missione, secondo il proprio carisma” (C 25).

 

METODI E TEMPI DELLA FORMAZIONE

La programmazione formativa OCDS del Commissariato di Sicilia si avvale, sia della proposta metodologica, sia delle indicazioni concernenti le risorse basilari, già ampiamente tracciate nella Ratio Institutionis, ai paragrafi 36 e 37.

Il percorso di Formazione dei nuovi membri OCDS contempla la grazia dell’incontro tra l’uomo e Dio. Nella relazione con Lui, nell’intimo della coscienza, la persona scopre la sacralità del suo essere, si sente amata e nella risposta a quest’amore ritrova la sua vera dignità. Il Formatore per eccellenza è Dio[2].

Le persone preposte alla formazione (Consiglio, Responsabile della Formazione, Padre Assistente), insieme alla Comunità[3], consapevoli della delicata missione loro affidata, manifestano atteggiamenti d’accoglienza e di rispetto per i bisogni e le attese delle persone che si accostano alla spiritualità carmelitana:

o   Sostengono i candidati con l’esempio e con la guida[4]. Ascoltano, Incoraggiano nelle difficoltà, consigliano nei momenti di dubbio. Correggono, con delicatezza e tempestività, fraintendimenti ed errate interpretazioni.

o   Curano con serietà la propria preparazione per la presentazione delle proposte spirituali e dottrinali.

o   S’impegnano ad adottare il metodo esperienziale per promuovere la partecipazione attiva dei candidati al processo di formazione.

o   Il Consiglio, in accordo con il responsabile della formazione e a supporto della missione di questo ultimo, sceglie il gruppo di persone di preghiera e di cultura[5], per la presentazione degli argomenti programmati. Il responsabile e il gruppo concordano, in armonia, i metodi di proposta e gli obiettivi da raggiungere.

o   Il responsabile di formazione informa frequentemente il Consiglio circa l’andamento del percorso formativo d’ogni candidato, per valutarne progressi e resistenze.

o   Il Padre Assistente, quale guida spirituale della Comunità, intrattiene rapporti personali con i membri in formazione sostenendo l’attività formativa del responsabile della formazione e dei suoi collaboratori.

o   I membri del Consiglio sono sensibili al dialogo, disponibili a collaborare al progetto formativo apportando il contributo della loro esperienza e della loro conoscenza.

o   La collaborazione tra le persone incaricate della formazione permette di operare una valutazione più obiettiva e un discernimento vocazionale più consapevole.

 

Ogni Consiglio di Comunità, nel corso dell’iter formativo, dedica particolare cura alla conoscenza, all’informazione e alla formazione delle persone.

Il Consiglio, inoltre, secondo le situazioni locali, la possibilità di frequenza e le caratteristiche dei candidati, stabilisce la tipologia degli incontri di formazione e la durata degli stessi, prendendo in considerazione anche le giornate di ritiro, le celebrazioni dei tempi forti, la preparazione delle feste carmelitane.

L’iter formativo sarà strutturato secondo i seguenti tempi:

- Periodo dell’Accostamento – da 6 mesi ad un anno. Incontri mensili e partecipazione ai momenti di preghiera della Comunità.

- Biennio dopo l’Ammissione – 9 mesi ogni anno. Da 9 a 18 incontri.

- Triennio dopo la Promessa Temporanea – 9 mesi ogni anno. Da 9 a 18 incontri.

 

Per la sua natura, il Programma di Formazione Iniziale è vasto e articolato. Gli argomenti in programma potranno essere approfonditi e ampliati nella Formazione Permanente.

 

 

 

 

 

 

 

ACCOSTAMENTO (da 6 mesi ad un anno)

Ogni Comunità OCDS “riceve le nuove vocazioni con gioia, ma anche con un sentimento di responsabilità, così che anche in loro il carisma possa essere quotidianamente compreso più profondamente, portare frutti ed espandersi. I nuovi candidati sono una grazia arricchente e un trampolino per un vero rinnovamento spirituale della Comunità locale dell’Ordine Secolare (RI 20).

 

INDICAZIONI PRELIMINARI

o   Accoglienza e colloqui per conoscere la persona (cosa cerca,cosa si aspetta, che tipo di persona è, quale vita conduce, precedenti esperienze ecclesiali, problemi e situazioni particolari). Presentazione alla Comunità, al Consiglio, al P. Assistente. Accompagnamento da parte di un membro maturo della Comunità.

 

IMPEGNO DEL CANDIDATO

o   Fedeltà agli incontri di formazione programmati dal Consiglio per l’accostamento. Per familiarizzare con la Comunità: partecipazione ai momenti di preghiera, di adorazione eucaristica, alle celebrazioni liturgiche comunitarie, alle feste carmelitane.

 

PROGRAMMA

INCONTRI

ARGOMENTI

BIBLIOGRAFIA

1-2

Primi elementi di spiritualità carmelitana:le origini, la Regola Primitiva, Elia e Maria.

Filippo Bettati, ocd, Il Carmelo. Una spiritualità per il 2000” – Monza, Mimep-Docete.

 

1-2

Introduzione alla celebrazione della Liturgia delle Ore. Esercitazioni pratiche.

“Principi e norme per la Liturgia delle Ore” Conferenza Episcopale Italiana.

1-2

Sacra Scrittura. Struttura della Bibbia ed esercitazioni per la ricerca dei brani.

La Parola di Dio nella Liturgia delle Ore e nella Santa Messa.

Bibbia

CEI – Ufficio Catechistico Nazionale Incontro alla Bibbia - Breve introduzione alla Sacra Scritturai. Roma, Libreria Editrice Vaticana.

Introduzione al libro dei Salmi.

Sussidio per l’approfondimento delle Letture della Santa Messa.

1-2

La chiamata alla Santità, la vocazione dei laici, il Battesimo. Christifideles laici: Introduzione e prima parte.

Giovanni Paolo II - Esortazione apostolica “Christifideles Laici.

Catechismo della Chiesa Cattolica.

1-2

Cenni sulla vita e la vocazione dei Santi Carmelitani. Santa Teresa di Gesù. San Giovanni della Croce. Santa Teresa di Gesù Bambino.

Testi di facile lettura per educare all’approfondimento e alla lettura personale.

1

I segni dell’Ammissione: il Vangelo, la Regola con le Costituzioni OCDS, lo Statuto Provinciale, lo Scapolare.

Testi vari.

 

REQUISITI PER L’AMMISSIONE

o   Evidente bisogno di realizzare una “vita nuova” in Cristo.

o   Desiderio di familiarizzare con la spiritualità dei Carmelitani Scalzi.

o   Disponibilità ad apprendere e a recitare la Liturgia delle Ore.

o   Gusto nel riflettere sui passi biblici della Santa Messa.

 

BIENNIO DOPO L’AMMISSIONE

“Lo scopo della Formazione è “preparare la persona a vivere la spiritualità del Carmelo”… L’accento sulla persona aiuta la comunità in formazione a capire che il processo deve essere diretto all’individuo in modo concreto …. Il programma deve essere flessibile a sufficienza da adattarlo alle situazioni di ogni persona, che deve diventare membro … Questo processo è descritto nelle Costituzioni, come “graduale”. In aggiunta alla flessibilità sia da parte del principiante, sia della comunità, entrambi devono avere la pazienza di procedere un passo per volta. ( RI 4,5,9)

IMPEGNO DEL CANDIDATO

o   Partecipazione alle attività della Comunità. Inserimento nel tessuto umano del gruppo. Accoglienza dello stile di vita e del servizio.

o   Assiduità nella frequenza agli incontri di formazione. Impegno nello studio e disposizione all’apprendimento degli argomenti proposti.

o   Docilità all’azione dello Spirito. Disponibilità ad imparare e a correggersi.

 

PROGRAMMA PRIMO ANNO

INCONTRI

ARGOMENTI

BIBLIOGRAFIA

1-3

Approccio guidato alla Regola di S. Alberto.

A. Ballestrero, ocd, Alla fonte del Carmelo. SEI.

1-2

Sacra Scrittura: la Rivelazione e la Trasmissione della Parola di Dio.

Concilio Vaticano II – Costituzione dogmatica Dei Verbum.

Catechismo della Chiesa Cattolica

1-2

Introduzione alla lectio divina. Esercitazioni pratiche.

Enzo Bianchi, Pregare la parola.

Bruno Secondin, ocarm, La lettura orante della Parola. Padova, Edizioni Messaggero

1-2

I sacramenti dell’iniziazione cristiana.

Catechismo della Chiesa Cattolica.

 

1-3

S. Teresa di Gesù: introduzione alla vita e alla spiritualità.  Passi scelti sulla conoscenza di sé e sull’orazione. 1°e 2° grado di orazione.

Santa Teresa di Gesù, Il libro della vita.  Morena, Edizioni OCD

G. Papasogli, Fuoco in Castiglia. Morena, Edizioni OCD

1-2

L’esame di coscienza come strumento per approfondire la conoscenza di sé in dialogo con Cristo.

Testi vari.

1-2

La preghiera.

Difficoltà di preghiera.

Catechismo della Chiesa Cattolica.  A.Ballestrero, ocd, Fermati e prega. Morena, Edizioni OCD

1-3

Costituzioni: Proemio e cap. Identità, Valori e Impegno.

Costituzioni OCDS.

Concilio Vaticano II - Costituzione dogmatica Lumen Gentium.

1-2

L’appartenenza. La Comunità OCDS, luogo di comunione. Statuto, cap. 1 e 2

Statuto OCDS Commissariato di Sicilia.

     

 

PROGRAMMA SECONDO ANNO

INCONTRI

ARGOMENTI

BIBLIOGRAFIA

1-2

Elementi di liturgia.

Concilio Vaticano II - Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium.

Catechismo della Chiesa Cattolica.

1-2

La partecipazione dei fedeli laici alla vita della Chiesa.

Christifideles laici, parte II. L’apostolato e la missione del carmelitano secolare.

Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Christifideles Laici.

Concilio Vaticano II, Decreto Apostolicam Actuositatem

1-2

Conoscere Maria per imitarne le virtù. Meditazione di passi della Sacra Scrittura.

Sacra Scrittura

1-2

I Sacramenti di guarigione.

Catechismo della Chiesa Cattolica.

1-3

Santa Teresa di Gesù – Cammino di Perfezione. Passi scelti.

Terzo e quarto grado di orazione

Santa Teresa di Gesù, Cammino di perfezione. Morena, Edizioni OCD

 

1-3

La preghiera vocale, la meditazione, l’orazione.

Santa Teresa di Gesù, Cammino di perfezione. Morena, Edizioni OCD

Congregazione per la Dottrina della Fede, Orationis formans. Lettera su alcuni aspetti della meditazione cristiana.

1-3

Costituzioni: Cap. II – La Sequela di Gesù nel Carmelo Teresiano laicale.

Costituzioni OCDS.

Sacra Scrittura: meditazione di passi biblici collegati alla Chiamata.

1-2

Contenuti dalla Promessa Temporanea.

A. Sicari, ocd, Laici e consigli evangelici. Morena, Edizioni OCD

Gabriele di S. M. Maddalena, ocd, Intimità divina. Roma, Carmelitane Scalze, Monastero San Giuseppe.

 

 

REQUISITI PER PRONUNCIARE LA PROMESSA TEMPORANEA:

o   Frequenza e compartecipazione agli incontri di Formazione.

o   Partecipazione alle attività della Comunità.

o   Integrazione nella vita della Comunità.

o   Conoscenza della Regola dell’Ordine, delle Costituzioni e degli Statuti.

o   Impegno nell’esercizio di preghiera secondo gli insegnamenti di S. Teresa.

o   Crescita nella vita di preghiera e partecipazione all’apostolato cristiano.

o   Pratica comunitaria e personale della lectio divina e della meditazione.

o   Celebrazione quotidiana, comunitaria e personale, della Liturgia delle Ore (Lodi. Vespri e Compieta).

o   Frequenza quotidiana, se possibile, alla Celebrazione Eucaristica.

o   Acquisizione del senso di appartenenza all’OCDS nel dare priorità al cammino intrapreso.

IL TRIENNIO DOPO LA PROMESSA TEMPORANEA

“La Comunità, il Consiglio, il Formatore, quelli che fanno le lezioni e l’Assistente Spirituale della comunità devono avere la volontà di aiutare i nuovi membri con l’esempio e con la guida. E gli stessi nuovi membri devono essere intellettualmente e personalmente aperti alle nuove vie della vita spirituale che troveranno nel Carmelo (RI 10.)

 

OBIETTIVI

o   Scoperta sempre più chiara della propria vocazione e disponibilità sempre più grande a viverla nel compimento della propria missione (CL 58).

o   Conoscenza più approfondita degli insegnamenti della Chiesa e della spiritualità carmelitana.

o   Imitazione della Vergine Maria come “modello del perfetto discepolo del Signore”.

o   Riconoscere nella preghiera il valore unificante di tutta la vita spirituale.

o   Comprendere l’importanza della confessione e della guida del Padre spirituale.

o   Familiarità con i fratelli, con i frati, con le monache.

o   Capacità di riconoscere il ruolo del Consiglio e del Padre Assistente.

o   Perseveranza negli impegni previsti dalle Costituzioni e dallo Statuto.

o   Rinnovo annuale della Promessa Temporanea (S 28).

 

 

PROGRAMMA PRIMO ANNO

INCONTRI

ARGOMENTI

BIBLIOGRAFIA

1-3

Storia dell’Ordine – La riforma teresiana.

Claudio Truzzi, ocd, Un Monte, una Madre: Storia dei Carmelitani Scalzi. Morena, Edizioni OCD

1-4

Santa Teresa di Gesù – Castello interiore. Presentazione dell’opera. Studio – meditazione, dalla prima alla quinta mansione.

S. Teresa di Gesù, Castello interiore. Morena, Edizioni OCD

Tomas Alvarez, ocd, Guida all’interno del castello. Morena, Edizioni OCD

1-3

La Santissima Trinità: fine e principio della vita spirituale.

Catechismo della Chiesa Cattolica.

1-2

Rispondere agli impulsi dello Spirito: dignità della persona e coscienza morale.

Catechismo della Chiesa Cattolica.

Concilio Vaticano II – Costituzione Pastorale “Gaudium et Spes”

1-3

Costituzioni OCDS – Cap. III: Testimoni dell’esperienza di Dio.

Costituzioni OCDS.

1-3

Maria, modello perfetto del discepolo del Signore. Costituzioni OCDS, cap. V. Lumen Gentium, cap. VIII

Costituzioni OCDS.

Concilio Vaticano II - Costituzione dogmatica, Lumen Gentium.

Papa Paolo VI, Marialis Cultus.

 

 

PROGRAMMA SECONDO ANNO

INCONTRI

ARGOMENTI

BIBLIOGRAFIA

1-2

Storia del Carmelo di Sicilia.

S. Alberto di Trapani, Beata Maria Candida dell’Eucaristia.

Gaudenzio Gianninoto, ocd, Mistero che attira.  Villasmundo, Noviziato di Monte Carmelo.

1-3

San Giovanni della Croce: introduzione alla vita, alla spiritualità e alle opere.

S.Maria Cecilia del Volto Santo, ocd, Il cammino della libertà e della gioia. Morena, Edizioni OCD

1-4

Studio- meditazione del Cantico Spirituale.

San Giovanni della Croce, Cantico Spirituale. Morena, Edizioni OCD.

1-3

I vizi e le virtù.

Le virtù teologali.

Catechismo della Chiesa Cattolica.

Arnaldo Pigna, ocd, La vita spirituale. Morena, Edizioni OCD.

1-2

Costituzioni OCDS - Cap. VII: Organizzazione e governo.

Costituzioni OCDS.

1-2

Statuto- Organizzazione e governo: Cap. VII e seguenti.

Statuto OCDS del Commissariato di Sicilia.

 

 

PROGRAMMA TERZO ANNO

INCONTRI

ARGOMENTI

BIBLIOGRAFIA

1-3

Santa Teresa di Gesù Bambino: introduzione alla vita e alla spiritualità.

Presentazione degli Scritti.

G. Papasogli “Teresa di Lisieux"- Città nuova.

Luigi Chiappetta, Una storia d’amore. Roma, Edizioni Dehoniane.

1-3

Studio – meditazione del Manoscritto C

Santa Teresa di Gesù Bambino. Opere complete. Morena, Edizioni OCD.

1-3

Incontro con altri santi: San Giuseppe, Beata Elisabetta, Santa Teresa Benedetta, Beata Madre Maria Candida.

Testi vari.

1-2

Costituzioni - Cap. IV: “Al servizio del progetto di Dio”.

Costituzioni OCDS.

Concilio Vaticano II, Decreto Apostolicam Actuositatem

1-2

Statuto – Apostolato: Cap. III

Statuto OCDS del Commissariato di Sicilia.

1-4

Le Beatitudini.

Sacra Scrittura – Catechismo della Chiesa Cattolica.

1-2

Preparazione alla Promessa Definitiva. Ritiro.

Costituzioni OCDS.

     

 

 

REQUISITI PER EMETTERE LA PROMESSA DEFINITIVA

o   Costante e interessata frequenza agli incontri di formazione.

o   Impegno nello studio e interiorizzazione degli argomenti trattati.

o   Assidua frequenza alla vita della Comunità. Partecipazione responsabile gli incontri, ai ritiri, ai convegni, agli esercizi spirituali, all’apostolato dell’Ordine e della Diocesi.

o   Consapevolezza e giudizio sull’evolversi del proprio cammino spirituale.

o   Recita quotidiana della Liturgia delle Ore. ( Lodi, Vespri e Compieta.)

o   Pratica dell’orazione mentale per mezz’ora ogni giorno.

o   Crescita nell’amore per la Santa Eucaristia.

o   Lettura spirituale della Sacra Scrittura.

o   Lettura spirituale delle opere dei Santi Carmelitani.

 

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SIGLE

CL = Christifideles Laici

C  = Costituzioni dell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi

RI  = Ratio Institutionis

S  =  Statuto dell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi del Commissariato di Sicilia.


 

[1]              P. Saverio Cannistrà - Preposito Generale OCD – Omelia conclusiva del Capitolo Generale, Fatima 2009.

 

[2]              Cfr. RI -16

[3]              Cfr. RI -10

[4]              Cfr. RI -10

[5]              Cfr. RI -29