Facciata della chiesa
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Convento dei Frati Ragusa Santuario del Carmine
Attività del Convento: Celebrazione del Sacramento della Riconciliazione ore 08-12 e 16-19.30 Predicazione in ambito cittadino, e occasionalmente in diocesi. Ordine Secolare OCDS Gruppo Giovanile |
L'interno della chiesa |
CENNI STORICI DEL CONVENTO
Dopo la guerra, nel 1946, il P. Generale, P. Pier Tommaso, affidò alla Provincia Veneta il compito di restaurare la Provincia siciliana di S. Alberto, costituita nel 1632 e soppressa nel 1866.
Il 29 settembre 1946 P. Casimiro del Preziosissimo Sangue, P. Pasquale del SS. Sacramento, P. Paolo di S. Teresa e F. Silvestro di S. Giovanni della Croce fecero l'ingresso ufficiale nella chiesa del Carmine affidata alla loro cura.
Per i primi sette mesi furono ospitati nella foresteria delle Carmelitane Scalze, poi in una casetta vicino alla chiesa messa a disposizione da un buon vecchietto, "don Giovannino".
Alla fine del 1948, dopo varie promesse non mantenute da parte delle autorità civili, si sentirono costretti a occupare con la forza l'aula magna della scuole, annessa alla chiesa. E finalmente nel 1950 ottennero un edificio tutto nuovo, costruito in un primo tempo come scuola.
Nonostante queste disagi, la chiesa, dichiarata Santuario cittadino nel 1953, era diventata un centro molto fervoroso di vita cristiana, sempre molto affollata e ricca di associazioni. Per cui sorse l'idea di ricostruire più grande e possibilmente più bello il Santuario. Dopo aver ottenuto altri locali dal Comune, nel 1956 fu demolita l'antica chiesa settecentesca e si iniziarono i lavori per la nuova, su disegno del giovane architetto ragusano Biagio Mancini. Il Santuario, completato nel luglio del 1962, si presentò a tutti veramente degno del trono della Madonna del Carmine. Oggi lo si ammira per la sua linea moderna dominata dalle forme quadrate e rettangolari che richiamano ai valori essenziali dello spirito. L'interno luminoso invita alla gioia dell'anima che, spoglia da ogni attaccamento terreno, aspira direttamente a Dio. Con questo monumento il primo pioniere del rifiorito Carmelo Teresiano di Sicilia, P. Casimiro del Preziosissimo Sangue, poteva unirsi in cielo alla sua Regina.