Beata Maria Candida dell'Eucaristia
Dagli scritti...
Salita: i primi passi
Questo piccolo libro trae origine da un atto
di obbedienza perfetta della novizia Suor Maria Candida dell’Eucaristia, verso
la sua Madre Maestra, Madre Immacolata de Renzis, una delle fondatrici del
Carmelo di Ragusa.
Maria Barba, divenuta Suor Maria Candida, è
entrata nel Carmelo da circa tre anni: le consorelle si accorgono immediatamente
che hanno di fronte un’anima totalitaria con Dio, osservatissima della Regola,
Costituzioni e Costumi, e per di più favorita da Dio di grandi grazie mistiche.
Chi poteva rivelare tutto questo mondo
interiore e meraviglioso se non la stessa protagonista?
Madre Immacolata intuisce quali sono i tesori
nascosti nel cuore di questa giovane Suora, arrivata ultima in ordine di tempo
ma privilegiata da Dio con grazie straordinarie: l’umile Suor Candida, benché di
natura restia a manifestare grazie interiori, si sottomette incondizionatamente.
Ed ecco qua il piccolo gioiello che scaturisce da un atto di obbedienza.
La mia felicità sovrabbondante d’essere in
Religione, d’essere carmelitana, sposa, dopo una vita di desideri e di ostacoli,
vicina all’Eucaristia mia, mia per ogni giorno, circondata da madri affettuose,
novizia spensierata come bimba in culla...
Tutta questa mia felicità senza croce, no, non mi avrebbe appagato, nè avrebbe
abbellito la mia anima! Qualche giorno trascorso senza sofferenza, ho pensato:
ma che faccio? Ma io non soffro niente! E mi è sembrata quasi inutile la mia
giornata.
È nella sofferenza e nell’unione che Gesù mi ha abbellita! Sempre, fra il patire
e il patire, mi tocca qualche piccola sosta, nella quale mi è facile percepire
l’operato di Gesù nella mia anima. Non è da adesso, ma da molti anni che
percepisco in me, sensibilmente, le divine operazioni.
Stavo a casa e pensavo che di più non potevo ricevere, e veramente grazie grandi
ricevevo, ma riconosco che erano lontane dalle finissime accordatemi ora! Nella
solitudine ho ricevuto le grazie più belle.
La solitudine m’attira tanto: spero di trovarvi Gesù. E proprio giorni fa gli
dicevo in cella: “ anche in cielo - proprio così Gesù -, anche in cielo, io
vorrei la solitudine! Io e Tu o Gesù! ”.
Era una di quelle rare volte in cui la sua presenza mi era sensibile, e io
sentivo tutta la passione di quel Cuore per me, sentivo d’amarlo tanto!
E, per la seconda volta, io avevo sentito se
non sbaglio il sussurro delle sue labbra, o come un soffio arrivare alla mia
anima: “ Come sei bella! ”...
E ritornai in coro per compieta.
Ma nell’andarvi, e là giunta, non so esprimere cosa avvenne in me.
Mai avevo provato cosa simile: Gesù volle forse accelerarmi il dono che per
bocca del suo ministro mi aveva promesso? Io provai in me una vera
trasformazione, che mi avvolse in Sé, che mi fece arrestare per la sua soavità e
purezza!
Era il bacio dello Sposo? Tutto si svolse gradatamente in me, ma io, non ero più
io!
Quale candore era disceso in me, quale! Bisognerebbe saperlo descrivere! Io ero
come una bambinuccia inzuppata nel candore divino, fin nelle mie membra io mi
sentivo impregnata, o meglio colma e trasformata in purezza, in innocenza e
candore: non è Gesù ricchissimo e pazzo d’amore?
Questo stato beato non fu transitorio, ma lo godetti..., stupita di ciò che
possedevo.
La notte, destatami per tornare a Gesù e levatami amorosamente, sentii che quel
giorno era grande. Il mio spirito si sollevò facilmente alla Divinità, in una
regione pura e celeste, e sentii che grandi grazie in quel giorno sarebbero
discese sulla terra, per i miei fratelli peccatori in particolare, a mio
onore... in onore delle mie nozze celesti con l’Unigenito del Padre.
Nel seno della Divinità, in questo mare infinito di luce, d’amore, di
misericordia mi pose Gesù! Appena giunta ai suoi piedi, e unitami a Lui in un
abbraccio pieno di silenzio e di amore traboccante, mi parve di naufragare. Mi
sentii troppo debole, troppo piccina per sopportare tanto abisso di fèlicità!
O Dio, che ti renderò per avermi dato da gustare una gocciolina di quel mare
immenso, che sei Tu? Per avermi dato a intendere un' impercettibile parte di ciò
che mi svelerai e mi donerai per l’eternità? Madre mia, che cosa ci è riservato
per tutti i secoli?
Ma che dico? Io neppure arrivai a gustare bene neanche quel principio... quella
gocciolina!
Chiusi gli occhi e, impotente a sopportare, gemetti dolcemente a Gesù. « Come
verrai a trovarmi per sposarmi a Te? », gli dissi dolcemente e presa dall’amore!
(Scritti spirituali di noviziato)
Colloqui eucaristici
Madre Maria Candida dell'Eucaristia illumina
gli occhi della fede e riscalda il cuore dei credenti, con le sue meditazioni
sul mistero eucaristico.
Sono meditazioni veramente intense, profonde, sponsali, come si addice alla vita di una carmelitana che ha trovato nella propria vocazione di Sposa di Cristo, la piena realizzazione di un ideale eucaristico come centro della sua esistenza.
Nell'Eucaristia, Madre Candida vede sintetizzate tutte le dimensioni dell'esperienza cristiana: la fede, che nel mistero eucaristico è come purificata e condotta alla sua essenzialità di testimonianza della verità delle promesse di Dio*O mio diletto Sacramentato, io Ti vedo, io Ti credo!... O Santa Fede. Contemplare con doppia Fede il nostro Diletto nel Sacramento: vivere di Lui che viene ogni giorno; la speranza, che trova nell'Eucaristia un fondamento invincibile ma allo stesso tempo profondamente aperto e coinvolgente*O mia divina Eucaristia, mia cara speranza, tutto attendo da te... Fin da bambina fu grande la mia speranza nella SS. Eucaristia; la carità, che il dono di sé di Dio nel pane di vita suscita nei cuori di coloro che ne accolgono la verità d'amore*Gesù mio, quanto Ti amo! E' un amore immenso che racchiudo nel mio cuore per Te, o Amor Sacramentato... Quanto è grande l'amore di un Dio fatto pane per le anime! Di un Dio fatto prigioniero per me... Nell'Eucaristia, Madre Candida, coglie anche il senso profondo dei tre voti religiosi che in una vita intensamente eucaristica trovano, non solo una loro piena espressione, ma un esercizio concreto di vita, una sorta di profonda ascesi e di progressiva conformazione all'unico modello di ogni consacrazione, Gesù Cristo morto e redento per noi. L’Eucaristia è per lei la scuola perenne dei consigli evangelici, delle tre “ gemme ”, come lei li chiamava: “ la santa obbedienza, la dolce povertà, l’amatissima castità ”.
"
Quale inno dovrebbe sciogliersi
all'ubbidienza del nostro Dio Sacramentato? E cos'è l'obbedienza di Gesù a
Nazareth, paragonata all'obbedienza sua nel Sacramento da venti secoli?... Dopo
avermi istruita nell'obbedienza, quanto mi parli, quanto mi istruisci nella
Povertà, bianca Ostia! Chi più spoglia, più povera di Te... Non hai nulla, non
chiedi nulla!... Divin Gesù, asseta le anime religiose di spogliamento e di
povertà sincera! Se mi parli di ubbidienza e di povertà..., quale fascino di
purezza Tu eserciti su di me solo se lampeggi ai miei occhi! Signore, se il tuo
riposo è nelle anime pure, qual'è quell'anima che trattando con Te non diventi
tale?...Voglio starmene vicino a Te per purezza e amore "
Vivi desideri eucaristici
Quand'ero in famiglia, uscendo la sera a
passeggio e guardando attraverso le strade la chiesa del mio Gesù e Lui cibo
divino conservato per le anime, mi sarei sottratta dal fianco dei miei genitori
e, come cagnolino, mi sarei rannicchiata alla porta della chiesa. E là,
beatissima, avrei trascorso tutta la notte, attendendo l'ora che mi si aprisse e
mi si desse Gesù.
Pensavo con tutta semplicità: " Come
potranno dormire le religiose, avendo in casa lo stesso Dio - Gesù, cibo per il
domani
Oh, stupore. Affacciarsi ad una grata,
guardare fra tanto silenzio la piccola custodia e dire: " Gesù è qui ". Non ti
sembra di morire?
“ A me sembrò che quel Corpo adorabilissimo che il sacerdote posava sulle labbra delle mie sorelle fosse come un preziosissimo sale, che poneva in noi per evitare la corruzione, ogni corruzione, e custodirci intatti, anzi impreziosirci! ”
“ Venendo a me nell’
Eucaristia mi comunica se stesso e si associa alla mia carne, oso chiamarlo:
carne mia... corpo mio, Gesù... lo sento finanche nelle braccia, quando viene a
me: si espande per tutto il mio essere... il suo corpo e il mio sono unificati,
il suo sangue irrora e colorisce le mie guance ...”
Nello stupore Eucaristico
"E' bello intrattenersi con Cristo presente sotto le specie eucaristiche e, chinati sul suo petto come il discepolo prediletto, essere toccati dall'amore infinito del suo cuore. Se il cristianesimo deve distinguersi, nel nostro tempo, soprattutto per l'«arte della preghiera», come non sentire un rinnovato bisogno di intrattenersi a lungo, in spirituale conversazione, in adorazione silenziosa, in atteggiamento di amore, davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento? "
Nella stanza del mio cuore - scritti autobiografici
Raccolti nell’arco di trent’anni, questi
scritti autobiografici ci danno una visione completa dell’esperienza spirituale
di questa contemplativa.
Gli occhi di Maria Candida dell’Eucaristia
sono stati resi capaci di penetrare sotto i veli eucaristici per scoprirvi il
segreto della presenza sacramentale di Cristo.
Per lei l’Eucaristia è una Persona: Cristo presente e operante sotto le specie del Sacramento, attraverso il quale vede realizzarsi la più intima e reale unione, la fusione del suo essere in Lui.
Quando ne sentivo maggiore il bisogno,
correvo da S. Giuseppe. Sapendolo maestro delle anime che desiderano vivere una
vita interiore, lo pregavo di volere essere lui il direttore dell'anima mia. Una
volta perfino gli scrissi teneramente per affidarmi a lui. Dubbi, tentazioni,
scrupoli, che nemmeno capivo e che mi tenevano legata, tutto portavo a questo
Santo. E lui, da padre amoroso, mi aiutò sempre a soffrire quell'onda
purificatrice di grazia, a correggermi. Dovette faticare molto ad istruirmi.
Altre volte andavo da Maria, Maestra delle
anime. Mi stringevo alle sue ginocchia forte forte, come una bambina piccina e
la supplicavo di volermi accettare per sua scolara, di volermi essere maestra
nella via dei cielo: mi istruisse lei, perché io non sapevo. Mi nascondevo sotto
il suo manto, tutto affidavo alle sue mani e al suo cuore. Quanto mi ha aiutato
Maria, la Mamma mia, lo saprò soltanto in cielo, ma già fin d'ora lo riconosco e
gliene sono grata.
Quando contemplo Gesù, piegato e grondante
sangue, fra le braccia di Maria, lo supplico di consolare la mia sete, dandomi
da bere il Suo Sangue preziosissimo. L' ho sempre amato tanto, insieme al sudore
dell'orto, e mi sono spesso lavata e refrigerata in esso. Vi ho immerso i miei
peccati, me stessa, tutti i bisogni e desideri miei e del prossimo, di tutte le
anime.
Una notte, quando meno vi pensavo, Gesù mi
tenne amorosamente desta, facendomi sperimentare quanto sono amata da Lui. Per
un'ora intera, mi lasciò bere e dissetarmi spiritualmente al suo Cuore, alle sue
mani piagate. Anche se ciò avviene in un modo spirituale, il Suo Sangue appaga
realmente la mia anima, la bagna e la purifica, ne sono certa.
Due volte, nella S. Comunione, Gesù volle
farmi provare il gusto del Suo Sangue, forse per l'ardente desiderio che gli ho
espresso tante volte con vero e amoroso patire. Sono piccole consolazioni che
Gesù può concedere quando gli piace, ma sempre grandi, troppo grandi, per la mia
enorme indegnità e miseria.
Quando avevo 17 anni, mi fu concesso di
seguire un corso di esercizi spirituali presso l'Istituto di cui avevo
frequentato le scuole. Gesù, in quei giorni, mi attirò fortemente a Sé,
facendomi sentire la vanità di tutte le cose. Per questo, quando il Sacerdote mi
chiese se Gesù aveva parlato al mio cuore, potei rispondergli subito di sì.
Quella confessione fu la porta della mia
nuova vita spirituale. Quel Padre mi parlò della verginità, mi animò ad andare
sempre avanti, senza fermarmi mai, e mi insegnò a fare il voto di verginità per
tre mesi; dopo avrei potuto rinnovare di volta in volta la mia offerta a Gesù.
Raccolta nel mio ringraziamento, dopo la Comunione, pregai: « 0 Gesù, ti scelgo
per unico amante dell'anima mia, e ti consacro la mia verginità per tre mesi ».
Ma non per tre mesi, io volevo essere di
Gesù: per sempre, per sempre! Fu quello un giorno di paradiso, di festa tanto
bella per la mia anima.
" Nel 1901, quando avevo ancora 17 anni,
trovandoci ih villeggiatura a contatto con la famiglia del giardiniere, fui
presa da una dolce predilezione per la povertà. Mi pareva che, senza troppo
pensarci, sarei passata volentieri dalla mia discreta posizione familiare in una
casuccia povera, in una famiglia dove si vive giorno per giorno affidati alle
mani della divina Provvidenza. Mi pareva tanto bello essere poveri e vivere di
fiducia e di abbandono. Ritenevo i poveri le persone più felici perché possono
riposare nelle mani, sul seno del Padre che è Provvidenza. Ma l'amore vero alla
povertà lo imparai da Gesù Sacramentato. Guardando Lui che sta nella piccola
ostia e si dona in così umili apparenze, anch'io mi sforzai di imitarlo, per
quanto mi era possibile. Non volli perciò usare cose appariscenti, come tappeti
o cose del genere, e cercai di indossare i vestiti più semplici e meno costosi,
per apparire più semplicemente e umilmente. Così viene mortificato anche quel
sottile sentire di me, così facile ad insinuarsi anche in queste cose esterne. A
volte, sebbene provvista di molti vestiti, ho lasciato passare la stagione senza
usare quelli che mi stavano meglio e, anzi, ho fatto il sacrificio di quelli che
più mi piacevano per donarli, emulando la generosità e la carità dei miei
familiari. Poi, magari, mi è accaduto di sentirne la mancanza, ma ho potuto
provare così, realmente, che cosa è la povertà. Né ho voluto chiedere quello che
mi mancava; aspetto che ci pensino gli altri, o meglio: Tu, Signore. Nelle tue
mani io mi abbandono come una bimba, felice di ciò che mi manca. Come figlia di
S. Francesco (terziaria), ho aggiunto piccole pratiche, in suo onore. Perciò mi
sono distaccata anche dal mio denaro, dandolo in famiglia quando occorreva, o ai
poverelli. Gesù mi ha fatto sentire tutta la dolcezza di queste opere di carità,
ogni qualvolta le ho compiute. Anche in un giorno di tristezza o di aridità,
quando ho sentito di essere un nulla, buona a niente perché priva
dell'Eucaristia, mi è bastato che Gesù mi porgesse l'occasione di fare una
piccola elemosina, a sollievo di una povera donna o di un fanciullo, per
sentirmi subito contenta. Mi è sembrato, allora, di aver santificato la mia
giornata. Per me, è una gioia poter donare i piccoli fiori delle mie
mortificazioni: dolci, pezzi di cose buone che ho lasciato di mangiare per amore
di Gesù. Non potendoli far vedere in casa, spesso li ho dati ad un bambino
povero che viene a prendere la spazzatura, intendendo offrirli al Bambino Gesù,
perché mi faccia piccola come Lui ".
Nel tuo candore eterno - Preghiere
Le Preghiere di Madre Maria Candida
dell’Eucaristia, vissuta totalmente " nascosta con Cristo in Dio ", sono eco
fedele del suo cuore innamorato.
Per questa loro origine tutta esperenziale e
vissuta sotto l’azione della Grazia, rivelano un intreccio di linguaggi capaci
di aprire ad una sorprendente intelligenza del più profondo mistero della
preghiera cristiana.
Sono preghiere contagiose ed arricchenti proprio perché cariche di un vissuto a lungo consumato nel fuoco della carità, detto con la discrezione e la sapienza dei piccoli.
O Gesù, purezza eterna, chi mi aiuterà a
parlare di te, Amore mio? Non posso altro che tacere, tenendo fissi gli occhi su
di te che sei nell'Ostia immacolata. Le mie pupille bevono dal torrente della
tua purezza. 0 Signore, potrei divenire cieca a forza di guardarti. Nel tuo
candore eterno non mi stancherei mai di contemplarti.
Come sono poveri e semplici le vesti che
ti nascondono o divino Gesù. Non possiedi e non domandi nulla. Hai solo ciò che
ti diamo e che poi, senza chiederti alcun permesso, ti togliamo.
Accoglimi come lampada inestinguibile
rapita dal tuo amore. Adorando, ringraziando, riparando, tendo le ali del mio
amore per difenderti dai profanatori e dai cuori malvagi e per allontanarli da
te. Il Padre celeste me lo conceda. Giorno e notte ti seguo con il cuore, o
Gesù, mentre scendi come Ostia nelle anime macchiate dal peccato, sacrileghe o
piene di freddezza e di dissipazione. Colma di immenso dolore, ti chiedo perdono
per loro e ti rendo riparazione. Ti amo, ti adoro, ti lodo e ti ringrazio. Per
amore di me, non scendere in quelle anime, ma convertile. Ti amo, o mio Bene nel
Sacramento, e vorrei che la tua vita splendesse attraverso di me. Vorrei che
l'ostia rifulgesse dai miei occhi, dalla mia fronte, dalle mie labbra, dal mio
petto. Vorrei mostrarti a tutti, o pane di vita, e trasmettere a tutti il tuo
fascino. 0 bella e immacolata ostia, sono tua. Come tua proprietà, che sia
segnata con il tuo segno: l'Ostia! Perché gli uomini non ti conoscono? Tu sei la
felicità e tutte le bellezze e le gioie si radunano in te, ma gli uomini non lo
sanno. Non ti comprendono e smarriscono la via, il sentiero che conduce all'oasi
della vera felicità. 0 Gesù, se il mondo conoscesse il tuo sacro Cuore, il tuo
desiderio ardente di rendere tutti felici! Se conoscesse quanto hai fatto e
continui a fare per ciascuno dei tuoi figli redenti!
Con mani pure, come quelle di Maria,
vorrei elevarti al cielo, perché tutti potessero guardarti. Vorrei che il sole
subito si eclissasse e che Tu solo splendessi, o sole eterno, illuminando e
riscaldando tutti. O sole divino, mi metto per sempre sotto i tuoi raggi. O
santissima ostia, purificami e incendiami, diventa la mia leva per raggiungere
la più alta santità e le vette dell'amore. Rendimi una sola cosa con te, unita
completamente. Ho grande speranza in te.
0 santissima Ostia di tutte le messe a cui
assisto giorno e notte, io ti offro incessantemente al Padre. 0 sacerdote
eterno, Gesù, fratello mio, mio amico e mio sposo, ricordami in tutte le sante
messe! 0 sangue preziosissimo di tutti i calici e di tutte le ostie consacrate,
io ti adoro, ti ringrazio e ti desidero. Tu sai che ti amo. Eppure ti offro
incessantemente al Padre. Scendi sempre nella mia anima e in tutte le anime,
specialmente in quelle che mi sono care.
Preparami a vedere il mio Dio senza veli e a gettarmi subito in Lui per l'eternità. Vorrei morire un giorno durante una tua festa, o mio Gesù nell'Ostia. Oppure in una festa della Madre mia, Maria. Ostia santa, che apri le porte del cielo, aprile anche a me quando morirò. Aprimi con Maria, che è la porta del cielo. Per la forza dell'amore, vorrei morire ai tuoi piedi, di fronte all'eccesso della tua carità. Vorrei morire a causa tua, quasi trafitta dal tuo amore.
Pensieri
Questa raccolta dei pensieri di Madre Maria
Candida dell’Eucaristia costituisce una sorta di piccolo breviario che
ripercorre in sintesi i temi e gli accenti della sua intensa vita spirituale.
Essi riguardano tutti gli aspetti decisivi della vita cristiana, Dio, Gesù, la
santità, l’esercizio delle virtù teologali, così come quelli tipici della
spiritualità carmelitana: l’orazione, l’unione con Dio, la presenza di Maria
nella nostra vita.
Soprattutto, essi rivelano una sapienza
spirituale mai slegata dall’esperienza concreta della vita, rispettosa dei tempi
e dei modi nei quali si compie la maturazione interiore, e nello stesso tempo
vibrante di un’esigenza di perfezione che è il segno sicuro di un’autentica
vocazione pedagogica.
Di luce propria, poi, brillano, i pensieri
sull’Eucaristia, testimonianza di quello che è stato definito un vero e proprio
"carisma spirituale" di Madre Candida: l’esperienza unica e singolare di quel
mistero dell’Eucaristia nel quale si manifesta la condiscendenza infinita di un
amore infinito e trascendente che si fa sacramento per essere alla portata degli
uomini.
DIO TRINITA'
1. Ho una sete immensa che tutti siano messi
a parte della grandezza di conoscere, amare, servire il Buon Dio! e poi,
salvati, goderLo per i secoli.
2. Mio Dio chi non ha gustato in questa
povera vita il tuo amore, che cosa ha gustato? Chi non ha immerso il suo cuore
nelle fiamme del Tuo amore, dove l'ha posto? Il nostro cuore ha bisogno di
amarTi, o Bene immenso!
3. Accostati a Dio e sarai illuminato e
consolato.
4. Sta con amore su questa povera terra, per
glorificare, servire e amare il tuo Creatore con tutto il cuore.
5. La vita è un dono che ci fa il Creatore
per acquistarci, nel Suo lieto servizio, quella Vita che non avrà fine.
6. Chi si unisce in tutto a1 volere di Dio,
prega sempre, e batte la via più breve per raggiungere la santità.
7. Il segno con cui possiamo riconoscere che
Dio è in noi è il ricevere con riconoscenza quello che ci ferisce e ci fa
soffrire.
8. La Divina Presenza è l'atmosfera nella
quale vive un'anima amante! E' l'aria che respira, ed è tutto il suo cielo!
9. Quante cose dice l'anima al suo Dio in un
atto di fede e d'abbandono!
10. Se l'anima saprà amare e perseverare fra
le tenebre, presto vedrà brillare ai suoi occhi l'opera meravigliosa del Dio
d'amore.
11. Volontà di Dio! Mia forza, mia stella!
12. Tutto opera alla maggior gloria di Dio!
Non esistere che per la gloria del tuo Signore. Pensa, dici, fa' ciò che puoi
sempre per glorificarLo!
13. Vivere per Dio, fare tutto per Lui, farlo
bene, è una continua preghiera.
14. La vita è un dono che ci fa il Creatore e
deve tornare a Lui istante per istante.
Dio dà l'intelligenza di Sé e della Sacra
Scrittura ai pargoli, cioè agli umili, ai semplici. Accostati a Dio e sarai
illuminato: cerca la luce, aspira alla luce. Dio ti sarà largo del Suo lume e tu
potrai conoscere a fondo la Sua santa legge, potrai scrutarla e la custodirai
nel cuore.
15. Quanto è grande la storia della Bontà di
Dio per l'anima tua. Egli non si è stancato di essere buono con te! E tu non
vorrai essere buona, come Gesù, come la Madre tua? Sii buona sempre, non
soltanto col fare il bene ma vedendo il bene in tutto.
16. E' compiendo il Suo volere che noi Lo
troviamo e ci uniamo a Lui.
17. A servizio di un Dio così grande, tutto
deve farsi bene, con amore, e per Lui solo.
18. La Trinità abita in te con diletto: non
dimenticare mai di tenerle compagnia e di donarle amore.
19. Il tempo vola. . . e ci porta per
l'eternità nel seno luminoso e dolcissimo della Santissima Trinità. Quanto
riposo allora! Ma adesso la lotta, e poi con Lui la vittoria.
20. Dio è Padre tenerissimo. Fa tanto per
cercare un'anima! E non abbraccerà la nostra che Gli va incontro?
21. O Padre Celeste a Te offro il volto del
mio Gesù; e per questa moneta d'infinito valore, Ti prego, concedimi il dono del
Santo Amore.
22. La volontà del Padre è che siamo santi,
come il Suo Unigenito!
23. Il movente, il mezzo, il fine del tuo
operare sia la gloria del Padre tuo Celeste!
24. Quale riposo gusta l'anima fra le braccia
del suo Padre dolcissimo! Se, rinunziando ad ogni timore e desiderio, Lo rende
veramente Padrone di tutta se stessa.
25. Lo Spirito Santo è un fuoco .che si
attacca facilmente alle anime purificate, come il fuoco naturale alle foglie
secche.
26. Un'anima fedele, e abitualmente raccolta,
percepisce sempre facilmente, nel fondo del suo cuore, il sussurro delle Divine
Ispirazioni!
27. Solo la generosità e l'amore al
sacrificio attirano le effusioni del Divino Amore.
28. Cammini per la via stretta o navighi in
alto mare: sappi che vai verso il Cielo.
29. Un'anima interiore è un Cielo per Dio!
Essa è come in Cielo, sempre col suo Dio.
30. Vivere nel cielo della propria anima in
compagnia delle Tre Divine Persone che vi ospitano è l'omaggio più degno alla
SS. Trinità.
31. Studiati di vivere alla Divina Presenza,
unita al tuo Gesù che col Padre e il Divino Spirito abita in te: non rallentare
in questo esercizio, nutriti di orazione, respira il tuo Dio.
32. La SS. Trinità è il focolare dell'amore,
ove l'anima attinge le stesse fiamme di carità che devono consumarla per il suo
Dio.
33. Il pensiero della SS. Trinità, sotto il
cui sguardo viviamo, è movente fortissimo per operare sempre con perfezione.
34. L'anima. che temprata alla carità sa
farsi una con tutte, è la compiacenza della SS. Trinità, che scambievole nel suo
amore, è una in se stessa.
35. Dio è infinitamente buono; ma con Dio non
si scherza: esige fedeltà.
36. Appena ti accorgerai d'essere uscita
dalla Divina Presenza, affrettati a rientrarvi con pace.
37. Dio è Padre dolcissimo: a Lui abbandonati
e in Lui confida.
38. Dio è lo scopo di ogni anima: sta con
amore su questa povera terra per glorificare, servire, amare con tutto il cuore
il tuo Creatore.
39. Come se ne volano presto i nostri giorni
e quanto prima ci troveremo nell'Eternità. Ci sia concessa una cosa sola: avere
molto, molto amato! E avere tutto compiuto!
GESU'
40. Nato per te torna a nascere per te
sull'Altare un numero quasi infinito di volte. . . Gesù Bambino ti faccia amare
l'Eucaristia! L' Eucaristia ti parla di Betlemme e di Gesù Bambino.
41. Dinanzi agli abbassamenti del Verbo, il
nostro povero intelletto si smarrisce e altro non sa fare che abbassarsi,
adorare, fra tanta luce emanante dal Mistero.
42. Dinanzi a Gesù Bambino, l'anima prova
forte il bisogno d'annientarsi! Amerebbe scomparire in Lui.
43. lo non sono capace di dire le virtù
deliziose dell'infanzia ma le amo!
44. Gesù Bambino mi predica quella semplicità
che non ha pieghe, che con occhio semplicissimo regola il proprio interno e
semplicissima e pura nell'intenzione va diritta al suo Dio.
45. Dalla grotta di Betlemme, dal Pargolo
Salvatore arriva a noi un'amorosa supplica: " Aiutami, aiutami nell'opera
d'amore che vengo a compiere ".
46. La lezione più forte e più pressante
datami dal Verbo dalla Sua capanna di Betlemme è l'Amore e l'amabilità.
47. Non la forma di pargolo, ma l'Amore in
essenza, vero fascio di divin fuoco, di luce purissima staccatasi dal seno del
Padre, noi possiamo contemplare in Gesù Bambino.
48. Se tu vuoi discendere nell'abisso del tuo
niente entra nelle profondità del mistero della Incarnazione!
49. Non ti senti rapire dinanzi al tuo Dio
Bambino? Eppure s'è fatto piccolo per rapirti oltre che per ammaestrarti.
50. Immergiti nelle profondità del Mistero
dell'Incarnazione! Pensa come se si fosse operato solo per te!
51. L'amore di Gesù per le anime, ammirazione
eterna dei Beati in Cielo, deve fin da questa terra rapire i nostri cuori e
trasformarci in amore.
52. Gesù: ecco l'ideale di ogni cristiano.
53. Il Sangue preziosissimo di Gesù è più
copiosamente e con più pace applicato all'anima che porta alla Confessione
l'umile e sincera confessione delle sue colpe.
54. Se la pecorella sapesse quale amore
brucia per essa nel cuore dell'Amante divino, non farebbe stentare più quelle
dolci manine di Gesù, che bramano d'afferrarla, e si slancerebbero da sé fra le
braccia sue amorosissime.
55. La presenza di Gesù è il sole che ricrea
l'anima ad ogni istante.
56. Non dimenticare a quale prezzo Gesù ti
riscattò: non obliare la sua Passione né il suo Calvario Eucaristico: tutto ha
sofferto per te; per Lui, dunque, ti sia caro e dolce il patire.
57. Gesù ti ama, perché ci comprò a prezzo di
tutto il Suo Preziosissimo Sangue: non diffidare mai di Lui e di Maria, tua
Madre Addolorata.
58. Benché Potente, Dio, donandoti Gesù, non
poteva darti di più: non porre limiti al dono di te. Nessuna cosa potrebbe
compiacerLo, se riservi te stesso.
59. Quando puoi, non lasciare Gesù solo; e
quando non puoi, ricordaLo da lontano, giorno e notte.
60. Gesù fa tutto; sì, fa tutto: basta che mi
volga a Lui, basta che Gli affidi questa o quella cosa, basta ch'io preghi, e
quella cosa che pareva difficile ad appianarsi, ad eseguirsi, a raggiungersi, è
presto fatta.
61. Gesù salì sulla Croce per amore di tutti;
scese nel mio cuore per amore di me.
62. O tu che attraversi il mare della vita,
non andare solo! Tieni sempre con te il tuo dolcissimo ed unico Amico: Cristo
Gesù.
63 Gesù non disprezza la nostra miseria, Gesù
ci compatisce.
64. Pensa di crescere nell'Amore, crescere in
virtù, accanto a Gesù, che cresceva in grazia e sapienza.
65. Non vi è altro tesoro in Cielo e in terra
che: Gesù! Felice chi L'ha trovato e sa ben tenerLo e apprezzarLo.
66. Il valore di Gesù è la perenne Comunione
dell'anima.
67. O Gesù, stiamo insieme tutto il giorno!
68. Non si scalda forse il cuore a
pronunziare il nome di Gesù?
69. Un giorno, guardando un albero
interamente potato, vidi in esso l'immagine perfetta dell'anima mia (dopo la
prova); tutto mi era stato levato: i bei rami, le belle foglie, i fiori, tutto!
Gesù aveva ritirate a Sé tutte le grazie; io non ero altro che un povero tronco.
70. Gesù non è forse ricchissimo e pazzo
nell'amore?
71. Non mi sento forse così grande così
bella, così refrigerata da zeffiro purissimo, se non perché Gesù è in me, in me
è la Vita?
72. Ho trovato il petto adorabile di Gesù; ho
posato il mio povero cuore e la mia anima a contatto del Suo Divin Cuore, della
Sua Anima infinita.
73. O Gesù; quanto sei immenso! Quanto bene
hai in Te e per i tuoi figli!
74. Sentivo d'essere unita a Gesù in modo che
nessuna cosa potesse separarmi da Lui. Consideravo tante specie di unioni, ma
solo mi appagai quando posi la mia unione con Lui accanto a quella che passa tra
Lui-Verbo con il Padre.
75. Gesù veglia su di noi, sui nostri
bisogni, conta le nostre pene, più che non farebbe il padre più appassionato per
il suo unico figlio.
76. Tu sai quanto Gesù ama appassionatamente
l'uomo suo fratello! E come ogni preghiera è efficace per la Bontà di Colui che
la riceve!
77. Gesù e Maria sono il cielo dell'anima
amante e pura! Essa non respira che il Loro Santo Amore.
78. Gesù è l'incanto dell'intelletto, il
fascino potente del cuore, che deve consumarsi nel santo Suo Amore!
79. Gesù viene a ferire col dolore, col
sacrificio, per ascoltare li canto delizioso dell'anima provata!
80. L'anima tua operi e si identifichi con
l'anima di Gesù.
81. Quanto è buono Gesù! E quanto è soave
vivere nella Sua intimità, come una figlioletta con suo Padre!
82. Se Io ti carezzo - canta, lo sono là. Se
Io ti provo - canta ancora, lo ti sono più vicino! Se Io ti crocifiggo - canta
più forte, noi siamo insieme!
83. Cerca Gesù sempre, anche fra le tenebre.
Infine Lo troverai, e con quanto profitto e guadagno!
84. Alla tenerezza infinita di Gesù per te, -
rispondi. . . sacrificandoGli le tenerezze naturali del tuo cuore.
85. Bacia Gesù con una contrizione amorosa e
perfetta delle tue colpe.
86. Quanto più vuoto farai in te, tanto più
Gesù potrà colmarti di sé.
87. L'amore trasformi le nostre anime e le
innalzi all'età perfetta di Gesù.
88. Per la Sua Sposa Gesù vuole una vera
effusione, una consumata unità.
89. Per l'anima che si pente delle proprie
mancanze e desidera contentarLo, Gesù non ha che bontà.
90. Che bella fortuna potere servire Gesù a
nostre spese! E darGli, ogni momento, una prova d'amore.
91. Quanto più soavemente soffrirà, più
comodamente Gesù starà a dormire nel suo intimo! Se si soffre che importa?
Purché Lui riposi!
92. In pace ami e glorifichi Gesù, con
l'azione e la sofferenza del momento.
93. Ricordati della adorata Presenza di Gesù
in te e sii per Lui abitazione di gioia e di gloria!
94. Sii certo, più della luce del giorno, che
Gesù ti ama!
95. In Paradiso, che esultanza vederci
proprio conformi al nostro grande Modello: Gesù!
96. Come dovremmo essere felici di dare a
Gesù tutto ciò che ci chiede o permetta che ci avvenga! Facciamolo come se fosse
l'ultimo fiore da poterGli offrire quaggiù!
97. Come vivere senza pensare a Gesù . . . Il
Suo pensiero ci incateni dolcemente a Lui!
98. Dimmi quello che vuoi, Gesù, nulla Ti
negherò: portami dove mi attendi e vuoi.
99. Non scegliere tu la Croce, ma stai calma
su di essa: finita questa, potresti averne una maggiore.
100. Non risparmiarci, mio Dio dall'essere
conformi al gran Modello e Capo dei predestinati: Cristo Crocifisso.
101. Tutte le anime amanti hanno fatto della
Croce e della mortificazione la loro porzione, il loro onore, la loro leva, il
loro gaudio.
102. Se trascini la Croce, questo non è
amore! Ma è un giocoforza. . . perché non te ne puoi esimere; portarla, invece,
è dei figli, degli amanti di Gesù! Questi la portano con dolcezza, dietro il
Maestro dolcissimo.
103. O Croce del mio Salvatore, vero tesoro
dell'anima cristiana, è a te che aspirano i miei voti, perché in te solo sta la
forza e la mia speranza.
104. Quando ci decidiamo ad amare la Croce e
a porre in essa le nostre delizie, essa allora diventerà leggera!
105. La Croce! Eccoti un libro nel quale, se
saprai leggervi, apprenderai più che in qualunque altro libro!
106. Se Dio è glorificato, che importa se
deve soffrire e sopportare?
107. Tutto passa quaggiù! Anche il dolore. Ma
qual peso di gloria s'attira un dolore, una pena sopportati bene! Non soffrire
male! Il dolore è una carezza di Dio!
108. Fa' ciò che Dio vuole e fallo bene;
soffri con amore, rinunzia a te stessa, donati con generosità.
109. Disprezzare se stessi, internarsi nei
gusti e nei sentimenti dell'Amato Signore; amare gli abbassamenti, le spine, la
croce: è questa la sapienza sconosciuta al mondo, ma che fa i Santi!
110. Quell'ansia, quell'inclinazione che la
gente ha per i godimenti. noi dovremmo averla per il patire.
111. Solo allora saremo in pace e avremo
gioia quando ci saremo collocate sulla Croce e daremo tutto il nostro
apprezzamento alla Croce: Gesù ci dia questa Scienza.
112. V'è forse cosa più sublime e
apprezzabile dell'amore e del dolore, specie per noi, Spose di un Dio
Crocifisso?
113. Che cosa vi è d'apprezzabile quaggiù se
non il patire? Gesù venne a cercarlo dal Cielo! Ed è l'unica cosa che i Beati
possono invidiarci.
114. L'amore ci fa trovare gustosa la Croce.
115. Immergi il tuo dolore nel mare infinito
dei patimenti di Gesù e non negare al Signore di soffrire con amore la tua croce
di fronte a tanto ch'Egli ha voluto patire per te.
116. Il Signore vuole essere glorificato e
amato da te con questa grande croce che ti ha offerto, ma ti sosterrà, non
dubitare, e ti saprà consolare, Egli ama tanto la tua anima, e chissà quanto
essa, oppressa da tanto dolore, è bella ai suoi occhi!
117. Se bramiamo davvero che i disegni di Dio
si compiano nell'anima nostra, è necessario amare davvero la croce, e gettarci
con amore nella sofferenza, qualunque essa sia.
118. Solo l'immolazione può farci comprare
anime per dissetare il nostro Gesù.
119. Gesù è al tuo fianco: non dire che sei
sola. E' piuttosto necessario che Gesù si celi perché il tuo patire sia puro
patire, perché se sentiamo Gesù, non soffriamo più.
120. Nessun lavoro, anche assiduo, sulla
propria anima, può operare così a fondo quanto il dolore.
121. La nostra anima metterà le ali solo
quando di tutto ciò che ci contrasta e affligge saprà farne il suo riposo.
122. Non posso fare a meno di mortificarmi;
quando non la pratico, mi sento fuori di centro.
123. lo mi diedi alla mortificazione per
bisogno del cuore, per pascolo dell'amore. - Si direbbe che una voce m'avesse
sussurrato: abnegazione!
124. Quanta pace gode l'anima nella rinunzia
di sé!
125. Rinnega te stessa, accetta ciò che
t'immola, volgiti là dov'è il sacrificio! Ecco la pietra di paragone per
conoscere se ami Dio.
126. Senza penitenza non si arriva in
Paradiso!
127. Amare la mortificazione è preparare il
tuo corpo umiliato per la fulgidissima gloria della Resurrezione.
128. Nella guerra che farai al tuo io,
troverai la pace.
129. Gesù farà tante volte la tua volontà, se
sarai fedele nella rinuncia.
130. Rinunzia a te stessa, in ogni cosa, con
generosità.
131. In tutto ciò ch'è amaro e ti costa,
sorridi, sorella mia, per amore del tuo piccolo Gesù.
132. Per Gesù: sappi tacere nel soffrire e
soffrire amando.
133. Il sacrificio, abbracciato generosamente
e senza ritorni, darà all'anima un frutto centuplicato!
134. I progressi nello spirito. le grazie più
elette non si operano - e Gesù non li opera - che attraverso la sofferenza.
135. Quando io non ho sofferto niente, mi è
sembrato quasi inutile la mia giornata.
136. Aumenta la gloria del tuo Gesù Risorto,
risorgendo anche tu!
137 . Nella Sua Resurrezione Gesù prepara la
tua! Oh quanto ti ama! Ti vuole in tutto simile a sé!
138. Sii sereno sotto la prova. In simili
momenti poni la tua testa sul petto del tuo Gesù Crocifisso e abbandonati a Lui.
EUCARISTIA
139. Guardando il Tabernacolo io dico: "Ho
tutto in Lui! Tutte le bellezze della campagna, del mare, delle valli, del
Cielo, tutta la freschezza delle ombre; è Lui il mio Sole".
140. Quante volte, specie la sera, mirando il
santo Tabernacolo e respirando di felicità, pensò e dico: "Di quanto si ha
quaggiù di grande, di bello, di prezioso, nulla vi è che uguagli il Tesoro che
qua si racchiude. - E' qua il Tesoro unico che v'è sulla terra. - Io lo
posseggo, gli sono vicina".
141. Oh Pargolo d'amore, io Ti ritrovo ogni
dì nascente sull'Altare, avvolto nelle bianche fasce degli accidenti! lo Ti
accolgo ogni dì senza cessare intanto di ritrovarTi tutto amore nella Tua
perenne Bethlem della Sacra Custodia.
142. Guardami o Signore, e fa che io possa
essere la tua Ostia viva, nella quale Tu possa, in certo modo, compiere la Tua
Passione.
143. Ostia d'Amore, Divin Sacramento quanto
ci ami! Tu sei solo la gioia di tutti i miei giorni!
144.. O Santa Eucaristia, Tu mi fai morire
per meglio vivere.
145. O Divin Sole. . . Eucaristia abbagliami
. . . illumina tutte le menti!
146. Benedetta Tu, o Divina Eucaristia! Tu
sei la più stupenda fra le opere meravigliose dell'infinita Onnipotenza,
dell'increata Sapienza e dell'eterno Amore!
147. Se cerchi una leva che ti sollevi o una
scintilla che t'accenda, volgiti con tutto l'ardore alla Divina Eucaristia.
148. L'anima eucaristica non solo vive di
Gesù Eucaristia, giornalmente alla sacra mensa, ma si studia di mantenere il suo
pensiero e il suo affetto dinanzi al trono eucaristico: sempre! Ha anche cura di
trasfondere le virtù dell'Ostia santa in tutti i suoi atti.
149. Così è l'amore del tuo Gesù Eucaristico:
pur di rendere felice te con una sola Comunione, si sarebbe esposto a tutti gli
oltraggi e irriverenze, che Gli si recano nella Sua Vita Eucaristica.
150. Il Corpo del Signore è sulla mensa! E'
là il Suo Cuore bellissimo, riposante sulle fiamme e sgorgante fiamme: immergiti
in Esso! La Comunione di ogni dì ti dà tutto questo.
151. Ogni tua Comunione sia fervente come la
prima e come l'ultima.
152. Nel nascere Gesù si fece nostro; nella
S. Comunione si rende mio.
153. Felice il Sepolcro che ricevette Gesù
morto; più felice tu che Lo ricevi vivo.
154. Nella Risurrezione l'Anima di Gesù diede
vita al Suo Corpo; nella S. Comunione il Corpo di Gesù dà vita alla tua anima.
155. Sii apostola di Gesù Sacramentato e Sua
riparatrice.
156. Metti tutto il fervore della volontà
nelle tue Comunioni. Nulla fa se non senti; ma sospira il tuo Gesù; trattieniti
con Lui dopo esserti comunicata, col Cuore di Maria e non dimenticare, nella
giornata, il Suo grande dono.
157. Dio fatto Sacramento! Hai mai
approfondito ciò? Egli è vivo, vero; e da secoli i legami degli accidenti Lo
tengono sempre legato in stato di vittima.
158. Bevi dall'Ostia Santa la purezza, la
vita! Sia il tuo Cielo contemplarLa anche in spirito. Deliziati nel Signore, ed
Egli ti concederà ciò che chiedi.
159. Gesù desidera d'essere ricevuto dalle
anime, non solo sotto le specie eucaristiche, ma ogni istante sotto le apparenze
di contrarietà, di contrasti, di pene!
160. Quell'Ostia Santa, il nostro Gesù
Eucaristico, quanto vorrei amarLo e ripagarLo! Che Egli ci dia di vivere fra gli
spazi immensi dell'Ostia divina!
161. Ov'è il tuo tesoro, ivi è il tuo cuore.
Gesù, tuo tesoro, siede alla destra del Padre e vive nel Tabernacolo Santo. Qua
rinchiudi il tuo cuore, al Cielo il tuo pensiero. Non voler sapere ne cercare
che le cose celesti.
162. Un giorno senza Comunione può
paragonarsi ad un giorno senza sole, senza pane, senza sorriso, senza riposo.
Prega perché ciò non avvenga mai per tua colpa.
163. La Mamma celeste ti basta per tutto! Non
cercare altro. Essa è alimento e sostegno, luce e dolcezza, conforto e
benedizione.
164. Questo Pane soprasostanziale ha il
sapore di ogni virtù! Accostandoti a riceverLo, brama di acquistare or questa,
or quest'altra virtù, e sii docile alle Sue istruzioni.
165. Quando ascolti la S. Messa, anche tu sei
l'offerente di tanto Sacrificio e quel Sangue Preziosissimo è anche tuo.
Immergiti in Esso, con piena fiducia, ti comunicherà l'ardore di sacrificarti
con generosità.
166. Il tuo sacro stupore, dinanzi al tuo Dio
Eucaristico, si rinnovi sempre: il Corpo del Signore è là! E' là il Suo Cuore
bellissimo, sgorgante fiamme! E' là l'Anima Sua immensa, mare di luce e di
santità! La Comunione di ogni giorno ci dà tutto questo. . . Sarebbe troppo
impazzire d'amore?
167. Quella piccola Ostia sarebbe capace
d'incendiare il mondo: incendi anche te! E' capace di ferire più che tagliente
spada: abbandonaLe il tuo cuore!
168. L'Ostia Immacolata ci ricordi
l'Immacolata Madre di Gesù! E' a Maria che dobbiamo l'Eucaristia. - Essa è l'
Aurora del SS.mo Sacramento. - Maria desidera che tu faccia le Sue veci presso
Gesù Sacramentato. Sii per Gesù. . . Maria!
169. L'Eucaristia è tutto il Cielo caduto
quaggiù nell'esilio! Quando vai in chiesa pensa: vado in Paradiso!
170. Il SS.mo Sacramento è un Divino
Braciere, dove le anime volano a riscaldarsi. - E' una fontana inesauribile di
acque deliziose che ci ristorino e vivificano. Chi rimarrà infelice, vicino a
Gesù Ostia? - Ovunque sei, o Gesù, vengo io e resto lampada ai Tuoi piedi!
171. . Se tu sapessi la storia delle
profanazioni, delle umiliazioni del Divin Sacramento, moriresti di dolore! E Lui
ti nasconde tutto. - Vivi di Riparazione e prega S. Giuseppe che custodisca
ancora questo Pane Vivo.
172. Hai bene approfondito che dopo la
Comunione possiedi proprio la Persona adorabile di Gesù? Quel Gesù che forma la
delizia del Paradiso?
173. L'Eucaristia è una fiamma: gira sempre
amorosamente intorno a questa fiamma, o piccola farfalla eucaristica finirai col
cadervi dentro e rimanervi incenerita.
174. Tutto troverai in quella piccola Ostia,
perché li è il Tutto. - E' leva per innalzarti a santità, scintilla per
incendiarti, lavacro alle tue macchie, supplemento alle tue deficienze, porta
che ti introdurrà in Cielo.
175. Il Sangue Preziosissimo che ti redense,
non solo devi adorarLo sull'Altare, durante la Messa, ma sempre, ogni qualvolta
adori la SS. Eucaristia e ricevi Gesù: sappi offrirLo, sappi valertene.
176. Il Corpo del Signore custodisca la tua
anima: ti ama tanto! Guarda: viene ogni dì in Persona a lavorare la vigna della
tua anima, a custodirla, a unirla a sé.
177 . Solo per te, per venire una sola volta
in te, Gesù sarebbe rimasto nella solitudine del tabernacolo, per secoli:
considera e corrispondi.
178. Quanto sei ricca, avendo per te la S.
Messa. Quest'unica colonna che sostiene la terra, la povera terra, non
soccorrerà te? Anzi è tutta per te. Offri quell'Ostia, quel Calice e tutto sarà
pagato, tutto otterrai. Ma non dimenticare di offrire anche te!
179. " Corpus Domini Nostri Jesu , Christi!
": ricordati che per te il Verbo prese un Corpo, per te l'immolò, a te lo dà in
cibo. - Circonda di tenerezza e di ossequio questa Umanità Santissima.
180, Sii tutta eucaristia. - Rifletti il
silenzio, il nascondimento, l'ubbidienza, l'umiltà, la pazienza, la dolcezza del
tuo Gesù Sacramentato. Non è rimasto per essere il tuo Modello Vivente?
181. Qui è l'esilio, dove non splende altro
che il bel Sole, il gran Sole Eucaristico.
182. Come potremmo ricevere ogni giorno Gesù,
trattenerci con Lui tante ore e non odiare in noi ciò ch'è dissimile a Lui?
183. Che il contatto reale con l'amabilissimo
Gesù, ci guarisca totalmente delle nostre infermità spirituali!
184. Pochi conoscono la Fonte unica dove
attingere con sicurezza: pace e felicità! Questa fonte è: la Divinissima
Eucaristia.
185. E' all'altare che la nostra anima
pellegrina riprende nuove energie per la virtù e si rinnova e purifica!
186. Basterebbe una sola Comunione per
accenderci di gratitudine amorosa. . .per tutta la vita.
187. Vorrei tenerGli compagnia presso tutti i
Tabernacoli! e dare il mio cuore quale lampada là presso tutti i Cibori.
187a. Ti amo, o Sacramentato Bene, e vorrei
che la tua vita eucaristica rifulgesse da me. Vorrei additarTi a tutti, o Pane
di Vita e tutti affascinare di te.
187b. Immacolata Ostia. Tu sei la felicità,
in te si radunano tutte le bellezze, tutte le gioie e gli uomini non lo sanno.
187c. Santissima Comunione, tu sei il forte
motivo della mia fiducia.
MARIA SANTISSIMA
188. La SS. Trinità ci conceda per mezzo di
Maria di essere oggetto delle divine compiacenze, delle piccole Marie, per il
caro Gesù.
189. Maria visse inabissata nella luce
immensa del suo Dio: inabissata in Dio... Maria fu la colomba perfetta che andò
direttamente a Dio in ogni sua azione, in ogni suo atto, in ogni sua parola.
190. Maria fu sì candida e immacolata nella
sua intenzione: tutto! per Dio. Fu sì umile nel concetto di sé, nelle sue
parole, nel suo agire. Mai alcuno soffri qualcosa da essa. ma con tutti Maria fu
dolce.
191. Se vuoi fare contenta Maria se vuoi
farLa sorridere, falle rivedere in te il Suo Gesù.
192. Se vogliamo cogliere il Fiore benedetto
dobbiamo arrivare al ramo che Lo porta, che è il seno verginale di Maria.
193. Non ti scostare mai dalla Madre tua a
Lei confida la tua anima e la tua santificazione; prega che ti gratifichi d'una
sua visita speciale. Fortunata l'anima che si incontra intimamente con la Madre
sua Immacolata!
194. Quanto è dolce, quanto è buona, quanto è
bella Maria! AmaLa con passione filiale.
195. L'occhio di Maria riguardava sempre la
sua bassezza: anche tu conosci il tuo nulla, le tue miserie, i tuoi peccati . .
. e non alzar la testa.
196. Non dimenticare la Madre tua Celeste
almeno al suono d'una campana, dille " Ave Maria ".
197. Alla sera della mia vita confido, o
Madre mia Maria, di ritrovarTi alla soglia dell'Eternità ed ivi ricevere il tuo
abbraccio, con il quale mi consegnerai al mio Diletto per i secoli.
198. Alla fine della vita voglio vederti
lieta e paga, o Madre mia, di come avrò speso la mia giornata.
199. O Mamma, voglio seguire Te, imitare le
tue virtù. Voglio essere una " piccola Maria ".
200. Mamma, non mi lasciare: Tu sai che
voglio raggiungere la Vetta. Non lascio la tua mano da quando l'ho presa:
conducimi, Maria!
201. Non dimenticare, o Mamma mia, che da Te
attendo il colmo di quella santità, di quell'unione, di quell'amore a cui il
Diletto m'ha destinato.
202. Colui che ama, invoca e onora Maria, è
sicuro della sua salvezza.
203. A te sospira l'anima mia, Stella del
mare - dolce Maria !
204. Quante cose sussurra Maria - all'anima
che riposa in Lei!
205. Hai mai contemplato al mattino quella
piccola stella lucentissima che corteggia la splendida stella mattutina? -
Stella Mattutina è Maria! - Sii tu il riverbero della Madre tua!
206. E' sorta la Stella! Maria ha generato il
Salvatore! Se cerchi, se brami Gesù: cercaLo fra le 'braccia di Maria! - AmaLa e
ti darà ciò che brami: Gesù!
207. Nella lotta, nell'ora della prova,
l'occhio dell'anima tua cerchi la Stella! Invoca Maria: Sentirai rinascerti la
forza ; nel nome di Maria trionferai! E avrai pace.
208. Se vuoi cogliere il bel frutto: Gesù
abbassa la bella pianta: Maria! - Maria s'abbasserà a te sol che La chiami, sol
che in Lei confidi! Ma vuole che ami follemente il Suo Gesù!
209. La devozione a Maria, fatta d'amore e
d'imitazione, è indizio sicuro di grande santità.
210. Quando sulla Croce Gesù disse alla Madre
Sua, indicandoLe Giovanni: " Ecco il Tuo figlio! ", tu fosti presente al
pensiero di Gesù! e ti donò a Maria! Ella ti vide. . . e t'accolse! Oh, amaLa e
vivi sul Suo Cuore.
211. Dall'inizio della mia vocazione avevo
scelto per direttore S. Giuseppe, camminando sola e con profitto le vie del
Signore.
212. O S. Giuseppe, Padre Dolcissimo, fate
ch'io viva la vita interiore e progredisca nell'amore fin là, dove Gesù mi
vuole!
SANTITA' E VIRTU'
213. E' tanto dolce riconoscersi nulla e
peccato e vedere Lui autore del minimo atto buono, che possiamo compiere.
214. Sono felici soltanto quelli che vivono
ubbidienti alle divine Leggi, e fedeli ai propri doveri.
215. La tua gloria sia: l'essere Cristiano
praticante! Non vi è gloria maggiore: essa si eterna nei cieli.
216. Vivi per Gesù questa vita, affinché un
giorno Egli ti dia quella Eterna e Beata.
217. Quando tutto sembra oscuro, Gesù può far
guizzar la luce! E quando tutto sembra insormontabile . . . Gesù può appianare!
Una sola cosa è necessaria: fidarsi di Gesù - Amore, che non lascia mai di
soccorrere anche quando sembra tutto perduto.
218. Se cadi. . . adornati presto di
contrizione, di umiltà, di amore!
219. Ricordati sempre della presenza
adorabile di Gesù: questo ti farà forte e virtuosa.
220. In tutto dobbiamo vedere la volontà di
Gesù, e da questo viene la pace.
221. Tutta la mia vita di Carmelitana, fin da
principio, è stata un'offerta per le anime, per la Chiesa, per il Sacerdozio.
222. Per santificarci non è necessario il
sentire, ma l'essere generosi e fervorosi nel dare a Gesù, nel soffrire per Lui,
in mezzo ad ogni aridità.
223. Se tu senti nella volontà di amare assai
Gesù e hai forza per vincerti sempre e agire secondo la Sua volontà stai sicura
che Lo ami ed Egli è contento.
224. Andiamo a combattere e a svellere in noi
anche ciò che ha l'ombra dell'imperfezione!
225. La santità è amore, è corrispondenza
alla grazia, è trionfo, è vittoria su di noi e sul mondo, è l'ideale di Gesù per
noi.
226. Dov'è la felicità se non in Gesù? Ah, ci
sia dato corrispondere a tanto dono, con un amore folle, con il dono intero e
perseverante di tutte noi stesse.
227. Nelle contrarietà, non piangere ma dà a
Gesù il tuo sorriso di uniformità ed Egli penserà a tutto.
228. Non è l'assistere alle S. Funzioni che
ci santifica, ma l'approfondire bene il loro significato e il fermarsi nella
risoluzione di veramente amare e corrispondere a un Dio così folle d'amore per
l'uomo.
229. Quale compassione mi fanno quelle anime
che vivono dimentichi e del tutto indifferenti o ignari della Divina Presenza:
di che possono gioire?
230. Fai del bene a tutti! Anche quando hai
ricevuto del male.
231. Oh, come staremmo male, come ci sarebbe
difficile anche respirare se dovessimo vivere, anche una sola ora nell'atmosfera
dell'io o della natura.
232. Le visite dell'Amore Celeste sono
ineffabili!
233. Il mio più grande atto di fede è che
Gesù possa amarmi!
234. L'amore di Gesù mi è di gaudio e di
martirio: mi consuma.
235. Per ogni tua minima grazia, io vorrei
renderci una lode infinita, perché nessuna delle tue grazie è minima, specie se
fatta a me.
236. O Gesù, fra tanti dolorosi ricordi della
vita uno solo amareggia e strazia il mio cuore:
"AverTi offeso, o mio Sommo Bene! ".
237. Per me il patire è gaudio, è un bisogno
di corrispondenza al Tuo amore infinito.
238. Una pietra non sta forse là dove si è
gettata? Così io - perduto ogni altro moto - voglio stare solo per servirTi,
tutta donata al Tuo servizio.
239. Io voglio ricevere, con tutta
gratitudine, il tempo che la tua bontà mi concede.
240. Quale santità è più sicura della morte
dell'io e del perfetto adempimento del divino volere?
241. La mia sete è che il mio amore per Te
ingrandisca sempre più, che sgorghi in opere, che mi consumi, che divida l'anima
mia dal corpo per slanciarla nelle Tue fiamme in eterno!
242. Nella perfetta dipendenza da Lui in ogni
cosa, in ogni istante, io compio ciò ch'è più perfetto, io compio le promesse
più belle e più gradite a Lui.
243. La mia bussola, la mia ragione è solo
Gesù! E' dal Suo Spirito ch'io voglio lasciarmi guidare, sempre, in ogni cosa.
244. A me pare che sia questa la santità,
anzi è proprio questa: vivere dello Spirito di Gesù!
245. Niente per me è piccolo, tutto per me è
immenso, perché donatomi dall'amore immenso del mio Gesù.
246. L 'essere sposa di Gesù. . .
Carmelitana: mi fa smarrire nel viale fiorito della riconoscenza.
247. Il mio riposo è nella Verità.
248. Tutto quello ch'è di Gesù mi commuove: i
sacri canti, le sublimi parole del Vangelo, della S. Scrittura, la sacra
Liturgia, la benedizione di Gesù, l'Ostia mia, il calice del preziosissimo
Sangue, l'amore delle anime. Come tutto mi sembra grande!
249. Quante cose vorrei dal mio Gesù! Vorrei
essere tanto bella ai Suoi Occhi, bella di Lui stesso, bella per compiacerLo e
allietarLo!
250. Sono povera, sì; ma do in abbondanza ciò
che Gesù mi dà.
251. Se io potessi descrivere la felicità e
il risultato che derivano dai vivere senza programma, abbandonata alla dilezione
e allo Spirito di Gesù.
252. Gesù fa felice chi Lo segue !
253. Com'è facile e istintivo posare il bacio
sulle cose belle, che ha creato il mio Dio: sui fiori, sugli innocenti uccelli,
su tutto quanto mi parla di Lui! E' il mio bacio al Creatore! Alle creature
perché lo portino a Lui.
254. La bellezza, l'immensità del mare mi
faceva sospirare d'immergermi nel mio Dio.
255. " O Padre sia fatta in me la Tua
volontà! ". Ecco la vita di perfetto abbandono, che naviga in una confidenza
illimitata e abbandona i suoi bisogni e i suoi più cari interessi spirituali a
quel seno tutto amore.
256. L'anima semplice ha per legge
l'abbandono, il riposo fiducioso in Lui.
257. Oh, Egli è Amore! Come fortissimamente
reclama amore.
258. La più fine carità senza l'amabilità, è
assai arida.
259. La volontà di Dio sia il tuo cibo, il
tuo riposo, la tua vita, sempre, come lo fu per il dolcissimo Gesù nel corso
della sua vita terrena.
260. E' la volontà di Dio, amata e sempre
adempiuta che fa i Santi, i grandi Santi.
261. La via che conduce alla santità è
stretta e aspra: ma niente timore! L'Onnipotente è sua guida e sua forza: che
cosa non potrà fare con Lui?
262. Gesù dev' essere il grande faro che le
sue pupille devono sempre ricercare. Gesù lo scopo del suo agire e il palpito
cocente del suo cuore.
263. Fugge il tempo e col tempo tutto! Ma
soffrire per Gesù violentarsi per Gesù, rimane e rapisce il cielo.
264. La preghiera è il mezzo sovrano
d'apostolato: essa sola arriva a tutto e a tutti; essa sola attira con sicurezza
la grazia, poiché Gesù è fedele e ha promesso tutto alla preghiera.
265. E' la costanza negli sforzi,
nell'adempimento dei nostri sacri doveri che ci fa Sante.
266. Te felice se avrai umile il cuore; come
in un vaso assolutamente vuoto vi si precipitano le acque deliziose della
grazia.
267. L'umile può tutto, perché si appoggia a
Dio e in Lui confida.
268. Con gli umili soltanto, Dio fa grandi
cose.
269. Solo gli umili si ergono in santità.
270. Piccolo niente, appoggiati alla Colonna
forte, al tuo Gesù e non cadrai.
271. Non riposare, affrettati a salire; non
dormire ma vigila.
272. Abbi come Maestro e Direttore il
gloriosissimo S. Giuseppe; ricorri a Lui. Oh, se Gesù ti mostrasse un tantino
l'interiore di così grande santo e la grandezza della Sua Gloria e del Suo
Patrocinio!
273. L'umile, se sbaglia, se non riesce in
qualcosa, non si turba, perché sa di essere nulla e di non potere nulla.
274. Sia umile il tuo cuore! Sia umile il tuo
cuore! Sia umile il tuo cuore! Col grande S. Agostino voglio ripeterlo tre volte
e anzi senza fine. Abbassati internamente quanto più puoi: non troverai fine; ed
esternamente abbassati quanto richiede il tuo Gesù e la S. Regola.
275. Non ti appoggiare a te stessa; al tuo
giudizio, al tuo pensiero, a quello che farai e a quello che faresti.
276. Siano umili i tuoi pensieri, umili le
tue parole, le tue maniere, i tuoi atti; e ama le cose umili.
277. Sii fedele e non far passare l'istante
nel quale puoi umiliarti: se indugi passa l'occasione, ed è difficile
riprenderla.
278. Solo nell'umile si erge sicuro
l'edificio della santità.
279. Chi non si esamina è come un terreno
incolto. I santi amarono molto l'esame di coscienza: amalo, ti prego, e fallo
bene.
280. Un'anima che aspira alla perfezione
abbraccia tutti, si sottomette a tutto; fa gran conto delle cose piccole, e
soprattutto si ferma nella perseveranza.
281. Dolce è il patire per Cristo: dolce
anche fra le ripugnanze perché è la volontà che Dio guarda.
282. I Santi hanno fatto loro delizia il
patire: non disdegnarlo tu.
283. Se la tribolazione non ti manca, abbracciala in penitenza! Ma spera e aspetta con pazienza il divino soccorso, che non mancherà!
284. Noi non saremo mai tanto disagiati,
poveri ed umiliati quanto Lui! . . .S'abbassa il Creatore fino all'uomo, per
sollevare l'uomo fino a Dio.
285. Felice quaggiù è chi vive unito a Dio,
osservando la Sua Legge, adempiendo i doveri del proprio stato, accettando le
pene con fiducia nel divino soccorso.
286. La sola felicità è Dio. Il solo vero
godimento sta nel vivere alla Divina Presenza.
287. Stai salda nella speranza, e prega:
questo è agire da vera Cristiana.
288. La confidenza onora Gesù; adagia l'anima
nelle braccia di Lui e la spinge meravigliosamente nella via dell'amore!
289. Per un'anima umile, non poter niente,
non è scoramento, ma ogni ragione di fiducia per volgersi e appoggiarsi a Colui
con cui sa di potere tutto.
290. Una santa passione per l'ultimo posto,
una santa industria per sfuggire ad ogni riguardo sono prerogative del cuore
fondato nell'umiltà.
291. Uno zelo ardente per la salute delle
anime e il bisogno d'immolarsi per esse, sono segni sicuri dell'amore divino che
ti brucia in cuore.
292. La fedele corrispondenza alle più lievi
ispirazioni, avvalora l'anima a maggior corrispondenza e attira profondamente la
grazia.
293. Se il tuo sguardo si fisserà in alto
nell'amore, niente mai ti turberà.
294. La vocazione è un dono, direttamente
dato dall'Amore; solo la fedeltà e l'amore conducono alla consumazione della
divina volontà.
295. Santificarsi non è lavoro di un giorno,
ne opera da fanciulli: occorrono anime amanti e forti, generose e confidenti.
296. Tremendo è il lavoro della
santificazione, lavoro di completa distruzione e di edificazione nuova: "Siate
perfetti, come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli ".
297. Le vittorie riportate per amore sulla
natura sono il cantico più bello, che l'anima, fin da quaggiù innalza a Dio:
esso si eternizzerà nei cieli.
298. Nell'esercizio della virtù, ciò che
costa è il primo sforzo; poi la grazia fa il resto. Non si lasci dunque scappare
il primo istante!
299. O Gesù. Maria, Giuseppe, accoglietemi,
Vi prego, nella vostra casetta di Nazareth! fatemi vivere la vostra stessa vita
a gloria del Padre! A bene dell'umanità!
300. La semplicità dà lucidezza all'anima,
l'umiltà l'ingrandisce e la fortifica per l'esercizio delle più eroiche virtù.
301. La calma nella sofferenza dà all'anima
di potersi spingere fino al suo Dio e amarLo e immolarsi al suo beneplacito.
302. Se vivamente credi, vivi conforme credi!
303. Dinanzi a un torto, ricevendo una
accusa, taci! Ma con soavità. Coltiva il silenzio.
304. Gli infiniti abbassamenti del Verbo ti
portino ad abbassarti così da ubbidire, accondiscendere, sottometterti sempre e
a tutti.
305. Gesù, agnellino mitissimo, ti chiede
silenzio e amorosa tolleranza, in ogni torto, in ogni puntura che potrà
arrivarti.
306. Ai piedi di Colui che si è fatto
poverissimo per te fa lo spoglio amoroso e sincero della tua volontà, dei tuoi
desideri, e soprattutto del tuo amor proprio.
307. Deciditi di camminare per la via sicura
dell'umiltà: quando puoi, fanne atti esterni; gli interni sempre. . . La porta
del cielo sarà schiusa per te.
308. Chi ama, ama soffrire. Tollera,
pazienta! Sforzati qualche volta di gioire nella sofferenza.
309. Il Verbo si è fatto carne; l'amore si è
reso visibile: non chiede che amore. Danne al tuo Dio quanto più puoi: amando,
amor si accresce.
310. L'adorazione è amore!
311. L'esempio di un Dio così abbassato non
ti decide ancora all' amore di tutto ciò che può abbassarti? Rinuncia ad ogni
moto di superbia, agendo contrariamente ad esso.
312. Abbi sempre la volontà buona e avrai la
pace!
313. Se sei così misero da non saperti
umiliare, ama almeno l'umiliazione che Gesù ti manda o permette.
314. E' tutto amore il Dio Bambino: amore sia
tutta la tua vita. Sempre e tutto per amore, per un grande amore, anche non
sentito.
315. Nel cielo dei Santi sei destinata a
risplendere quale stella. Non porre ostacolo alla grazia, dà morte al tuo "io"
perché il disegno del divino Amore abbia il suo pieno compimento.
316. Le tue parole, i tuoi atti, tutto
tramandi la luce del buon esempio, il calore del Divino Amore che deve arderti
in cuore!
317. La tua stella sia la bella volontà del
Signore! Il grande mezzo per divenire: una con Lui.
318. Da un cuore che arde veramente d'amore
divino, si solleva come da sé la fiamma dello zelo.
319. Quando Dio vede un'anima corrispondere
con fedeltà ed amore alle sue ispirazioni, non mette più limiti alle sue grazie.
320. Se volete bruciare del Celeste Amore,
affrettatevi ad alimentare questo fuoco coll'esca dei vostri sacrifici amorosi.
321. Un silenzio dolce e umile non ci rende,
pesanti e sgradevoli. e intanto con esso noi custodiamo ogni virtù.
322. Nella solitudine Dio parla all'anima; e
l'anima ritirata nella solitudine del cuore, vive come in una fortezza.
323. Sopportare tutto, soffrire tutto ciò che
ci arriva direttamente da Dio o dal prossimo, è il11 miglior modo di cantare a
Dio il nostro amore.
324. Del nostro prossimo o parli bene o
niente. Trattiamolo con misericordia, come vorremmo per noi.
325. Se sinceramente amiamo il prossimo,
quali che siano i suoi difetti e i suoi torti. vero e forte è l'amore di Dio in
noi.
326. Non mormorare mai, non giudicare;
dimentica presto e per sempre.
327. L'anima semplice cerca, trova e vede Dio
sempre, in ogni cosa, abborre la minima doppiezza e il minimo artificio.
328. Il velo più bello che avvolge una
vergine, il gioiello più caro che adorna una sposa di Gesù, è l'angelica
modestia.
329. Sollevarsi al di sopra del misero io per
cercare in tutto solo Dio e la sua gloria: ecco la scienza dei Santi.
330. Il gusto delle cose povere, la gioia
nella privazione d'una cosa necessaria. Il distacco da tutto, il pronto
spogliarsi del superfluo: ecco la vera povertà.
331. Gesù riposa in un'anima pura! Se la
coscienza è delicata, l'intenzione retta, puri e mortificati i sensi, l'anima dà
effluvi di Paradiso.
332. Grande virtù è sapersi regolare negli
sguardi e non voler guardare che con modestia, scevra di curiosità.
333. Tutto, anche le piccole cose, devono
essere fatte bene; poiché tutto è al servizio del nostro grande Dio.
334. Se ti dai alla fatica, se pratichi la
mortificazione e il silenzio, se cerchi la penitenza, ma non hai in cuore la
carità, sei un niente. Gesù non può essere contento, ne puoi essere riconosciuta
per sua.
335, Non giudicare! Le apparenze possono
ingannarti. O meglio: giudica sempre con grande benignità e misericordia, ed
avrai indovinato.
336. Immergiti nella pace di Dio; spargi la
pace intorno a te: ricordati però che la pace del Signore è guerra alle
passioni.
337. Procura di indorare il tempo presente!
Perché pensare a ciò che dovrai fare poi? Sei così piccola che non puoi fare
bene due cose in una volta!
338. Scegli per te la via sicura della santa
umiltà; godi d'abbassarti e sii umile sinceramente. Dio vuol preparare così la
tua gloria.
339. Ama, ama sempre, ama tanto! Tutto ti
porterà ad amare di più il tuo Dio. Nell'eternità amerai con quell'amore che si
troverà in te al punto di tua morte.
340. Vedi con quanto amore l'unigenito di Dio
s'è dato tutto per te! Ora è volere Divino che così tu ami il tuo prossimo. Ora
sai come devi amarlo: pensaci!
341: Se ami veramente, fatti leggera, lascia
tutto: ogni pensiero. ogni cura di te. L'Amore vuole avvolgerti. portarti in
alto: fatti leggera.
342. Sorgi presto dalle tue cadute
giornaliere. Non dimorare un istante a terra. Sorgi per correre con più amore
sul Cuore del tuo Diletto. Sorgi per essere più buona, per fare meglio.
343. Le tue cadute siano come il passo
indietro che fa il giocoliere per dare meglio il salto; quando ti accorgi
d'essere rimasta indietro in un'occasione di praticare la virtù, slanciati
innanzi con più ardore e riprendi terreno.
344. La pace con tutti e in tutto! La tua
parola sia sempre di pace e la calma risplenda nei tuoi atti: mostra che il Dio
della pace dimora in te. E' un vero piacere trattare un'anima che ridonda pace.
345. Che cosa ti manca per essere felice?
Gesù è tuo; sei a servizio dell'amore, vivi nella dimora del Re. Ti aspetta
l'eterna felicità. Adesso, sia tua gioia, patire, mortificarti, sopportando
tutto.
346. La pietà onora grandemente Iddio. Essa è
il dolce calore di un'anima teneramente amante del Padre suo celeste. Sii tutta
fervore almeno con la volontà, nella preghiera; sii tenera per tutto ciò che
riguarda Iddio. Per amor Suo, cerca di compatire, di aiutare e consolare il
prossimo.
347. La tua fortezza e la tua lode è il
Signore: rifugiati sempre in Dio. Ricordati che puoi più di quanto credi; puoi
tutto, in Colui che ci conforta. Quando ti senti debole e vile, quando ti sembra
troppo qualche cosa per le tue forze, slanciati nel nome del Signore: pronuncia
il tuo " sì " e verrà la forza.
348. La modestia è l'ornamento più bello di
una sposa di Cristo! Essa è l'ordine perfetto dei sensi, degli atti esterni, ma
si rende più fulgida quando viene da un interno bene ordinato e mortificato.
349. Porta sempre la tua anima nelle tue mani
con la pazienza. E' Dio che prova i suoi eletti e vuoi trovarli forti nella
pazienza. Prendi tutto dalle Sue mani, sopporta in pace; non sarai provata al di
sopra delle tue forze. La pazienza è un cantico d'amore a Dio.
350. Tutto in te sia benignità: lo sguardo,
la parola, il sentimento, il giudizio. Sii un raggio della benignità del
Salvatore. Un cuore sempre benigno è un favo di miele per quelli che
l'accostano.
351. Con cuore benevolo compatisci
largamente: al male rispondi con amore, col sorriso, con bontà; bene per male:
come fece Gesù.
352. Principio di sapienza è il timor santo
di Dio. Fuggi anche l'ombra del difetto, ma solo per amore, per un appassionato
amore di Dio. Quanto soave e delicato è quel timore che sorge da un cuore preso
dal Divino Amore, e che trepida di recare il minimo disgusto all'Amato!
353. Non fissare il tempo della tua pazienza;
non voler pazientare e aspettare per oggi solo. Fidente in Dio, sopporta,
resisti con calma, attendi in pace; non affrettare il momento della fine del
travaglio, non bramare che finisca la prova. Si compia il volere del Signore;
verrà la sosta.
354. Se sei assetata di purezza, fatti una
siepe di mortificazione.
355. La sola scienza necessaria, anzi
indispensabile è la scienza divina, la scienza dei santi! Che importa ogni altra
scienza? Segui le orme di Gesù, donati tutta al lavoro della tua santificazione,
sii santa!
356. Guarda ogni cosa alla luce di Dio.
357. L' occhio puro e semplice penetra i veli
della fede. Non voler sentire, ti basti credere: non abbiamo che questa sola
vita per vivere di fede. Vivi però conforme a quel che credi, e sii fedele al
tuo Dio.
358. " Imparate da Me che sono mite ed umile
di cuore". L'Agnello di Dio non si lamentò mai, qualunque cosa Gli facessero
soffrire, e amò chi Lo tormentava e insultava. Per amore di Lui conserva il tuo
affetto a chi ti reca male, mantieni nel tuo cuore la dolce disposizione a
ricambiare in bene. Non ti lamentare.
359. L'anima ha sempre delle segrete forze,
che, radunate e conservate per Dio, la portano a veri atti eroici. Fa' violenza
a te stessa, sta' forte: è per te la vittoria. Oh, quanto è forte l'anima
appoggiata al suo Diletto!
360. Com'è buono Gesù! Non v'è che questa
breve vita per fare un po' di bene. Prega Gesù che ti usi per fare molto bene
alle anime.
361. I pacifici saranno chiamati figli di
Dio. Studiati di mantenere in pace il tuo interno e di operare sempre con
soavità e pace. Appena l'hai perduta, affrettati a riacquistarla, perché è
grande tesoro.
362. Non v'è maggior amore che dare la vita
per i propri fratelli... Non fare riserve nella carità: ama come Gesù ti ha
amato. Tutta la tua vita sia olocausto per la salute delle anime!
363. Non ti fidare mai di te stessa, non
presumere, ma con umiltà ricorri alla luce dell'altrui sapere. Tante volte la
luce che scende in un'anima, si deve al consiglio chiesto più che all'efficacia
del proprio intendere, del proprio sapere.
364. O anima quanto sei grande, poiché ti
puoi occupare di Dio! Poiché Dio solo può saziare le profondità del tuo
intelletto. Spingi questa potenza nobilissima in Dio, non voler sapere e
conoscere altro che Lui, e cosi sarai illuminata.
365. Procura che tutto in te sia pace, poiché
il Dio della pace abita in te. Fuggi la fretta, la precipitazione: nella calma
opera il giusto, perché solo la calma dà la luce del proprio dovere e
l'intendimento di ciò che può piacere a Dio.
366. La gioia pura di un'anima che ama e
serve il Signore è il linguaggio più convincente per dimostrare che Dio è un
buon Padrone. E' un amante che rende felici. Abbi sempre la coscienza pura, e
avrai sempre gioia. Dilettati nel Signore, serviLo con gioia. Si può fare molto
nella gioia serena, mentre nella tristezza opera il demonio.
367. Vivi abbandonata alla adorabile volontà
di Dio. Ricordati che la volontà di Dio è la tua santificazione!
368. Sii semplice e innamorerai Gesù.
369. In ogni occasione studiati di essere
umile! Cerca in tutto il lato della umiltà. Che tesori acquisterai! Ti sia caro
l'abbassamento umile e pacifico.
370. Scusa sempre il tuo prossimo. Vedi in
ogni cosa il lato buono, o almeno credi buona l'intenzione. Quanta pace per la
tua anima!
371. Ti raccomando di sollevare l'Occhio
della fede fino a Dio nelle cose che ti contrariano o ti fanno soffrire; e di
vedere Lui in tutto, serenamente.
372. Se di tenebre a volte Gesù ti circonda,
non temere! E' perché vuole che più splendida sorga per te la luce.
373. Sorridi sempre e per amore!
374. Colma di attenzioni e di delicata carità
il tuo prossimo.
375. L'amore divino porta il freno su tutto
ciò che è natura, sregolatezza, fermento delle passioni. Per amore contieni i
tuoi sensi, le ribellioni dell'io, tutto ciò che di disordinato sorge in te. Fa'
che lo spirito regni sovrano. Sopporta fa lotta, combatti da generosa, guarda
quale corona: Gesù tutto tuo!
376. Tutto in te sia purezza: i tuoi sensi, i
tuoi atti, le tue intenzioni siano tutti puri. Ricordati che la purezza più
fulgida si conserva fra le spine.
377. Oltre che all'esterno, studiati assai
d'essere modesta internamente. Evita il disordine dello spirito: se preghi, se
mediti, non accettare altro pensiero; se ti occupi di un tuo dovere, non ti
impicciare di ciò che farai dopo.
378. Se del tuo " io " ti spogli / e in te,
di te in oblio sol cerchi Iddio / Gesù si avrà nell'alma tua dolce dimora.
379. Dio è carità: sii tu il riflesso di Dio.
L'amore non è inattivo, vuoi sempre dare all' Amato, vuoi tutto immolare. Per
amore del tuo Dio procura di crescere nell'amore vivendo da generosa con Lui.
Per provarGli amore, ama più che te stessa il prossimo, non a parole, ma
compatendo, sopportando, aiutando.
380. La semplicità rapisce e Dio si diletta
con le anime semplici: ogni minimo raggiro, ogni minima doppiezza appanna la
bella semplicità.
381. Non ti contentare di fare il bene, ma
aggiungi ad esso la dolcezza, l'amabilità, come fece Gesù.
382. Sii sempre e dolcemente abbandonata a
tutti i voleri di Gesù, a tutto quello che permetterà.
383. Pensa sempre al tuo Gesù: allontana
delicatamente, per amore, ogni inutile pensiero, e vivi della Divina Presenza,
vivi d'orazione.
384. Abbi cura d'allontanare ogni pensiero
superfluo, ogni distrazione.
385. Abbassati e umiliati in ogni occasione.
386. Mantieni nel tuo cuore una soave
disposizione di generosa prontezza per tutto quello che Gesù vuole da te.
387. Accetta tutto quello che ti accadrà in
silenzio e con amore, senza lamenti e senza osservazioni.
388. Gesù è venuto a portare il fuoco sulla
terra: porgiGli il tuo cuore perché lo accenda e le sue faville giungano a tutti
i cuori. Se ciò vuoi, ricordati però che non deve mancare in te il sacrificio.
389. Quanto gradiscono Gesù e Maria il
ricordo e la gratitudine della loro Passione! Quante grazie sono promesse alle
anime fedeli a questo esercizio.
390. Ti costa ancora ubbidire perché non
guardi il tuo grande Modello Gesù. MiraLo e sottomettiti con prontezza e amore.
391. Quanta pace gode l'anima nella rinuncia
di sé: se la lotta non manca, essa però è foriera di pace grande e di più soda
virtù.
392. Un'anima veramente amante sa sempre
trovare di che mortificarsi: in ogni cosa essa pratica la mortificazione, la
porta in sé.
393. L'anima guadagna più nell'esercizio
dell'umiltà che esercitandosi nelle altre virtù. Conviene però che essa non sia
di parole, ma che si manifesti negli atti e più nel sopportare le umiliazioni.
394. Diventiamo aiuto una dell'altra. Unione
sempre, anche quando sarà diversa la terra che abiteremo. Non è forse una la
Chiesa? Lo stesso Sole illumina l'esilio e la Patria celeste.
395. In tutto vedi Gesù, con fede limpida e
ardente.
396. Sorridere sempre! Vedere tutto in bene,
fare contenti quelli che ci circondano e tutto ciò per rallegrare Gesù.
397. L'anima umile è un vaso che Dio riempie
della Sua Celeste grazia.
398. Un atto di umiltà è più utile all'anima
che una settimana di mortificazioni.
399. La confidenza filiale onora Dio e
ottiene quanto desidera.
400. Gesù ci vesta di quella vera grandezza.
che solo ci fa grandi al Suo cospetto! Della cara grandezza dell'umiltà.
401. Un po' di fede, un po' di fiducia in
Dio, quanto lavoro fa nell'anima!
402. Gesù va in cerca di anime disposte a
voler soffrire e a servire Dio a proprie spese, e alla loro generosità dà in
premio la santità.
403. Gesù brama d'essere ricevuto dalle
anime, non solo sotto le specie eucaristiche, ma ogni istante, sotto le
apparenze di contrarietà, di contrasti, di pene! Accettiamo ciò che Egli ci dà.
Questo solo può santificarci.
404. Quanti sforzi occorrono per guadagnare
la santa vetta! Non guardiamo più in là del momento presente! E al momento
procuriamo di dimenticarci e ricordarci solo della Sua Gloria.
405. Le nostre miserie, sofferte e non
volute, non ci allontanano da Gesù, ma ce Lo rendono sempre più pietoso e
propizio.
406. Amare: questo solo è necessario, non a
parole ma con il cuore e con le opere.
407. Facciamoci sante, il mondo ha bisogno di
anime che lo sostengono. Lo sostiene è vero la Vittima Divina. Lui solo
basterebbe per mille mondi iniqui - ma Lui ci vuole con sé nel sacrificio.
408. La nostra impotenza e miseria, anziché
scoraggiarci, deve essere il movente che ci getta fra le braccia del nostro
Amore! del Santo dei Santi, per lasciarci rivestire della Sua santità.
409. Ci sia concesso di dare a Gesù il
profumo di eccelse virtù, e alle nostre Sorelle la gioia del buon esempio e
della più cordiale carità.
410. lo vorrei che nei secoli eterni, la mia
povera vita rimanesse al cospetto dell'Altissimo, come un punto luminoso di
amore! Sempre cantante amore.
411. Sorridere e gioire sempre! Poiché in
verità tutto è buono per un'anima che vuole ciò che Dio vuole.
412. Sii allegra e ti riuscirà più facile
farti santa.
413. Tutto in noi canti amore a Gesù.
414. O cara e santa umiltà entra nel mio
cuore e sfavilla in ogni mio atto insieme all'amore.
415. Una cosa sola mi fa soffrire ed è di non
essere come Gesù mi vuole: cambiata in Amore.
416. Io so che l'Amore si compiace di tenere
l'anima nell'umiliazione, e intanto la fa bella segretamente, a condizione che
essa non faccia mai pace con le proprie miserie e si studi di reagire contro di
esse.
417. Chi ama, fa abbastanza e fa proprio ciò
che l'Amato brama!
418. Il lavoro della nostra santificazione è
compito che si assume Gesù. Bisogna, però, che l'anima non resti inattiva!
Bisogna che " voglia ", che aderisca e muoia.
419. L'attimo fugge, ma ciò che si fa o si
soffre per Dio rimane in eterno.
420. Ama tanto la fatica, addossati tutto
quel lavoro che puoi; aggiungi a questo una grande purità di coscienza e adempi
perfettamente il tuo dovere.
421. Ogni cosa conosce il tramonto; ma
l'amore al Dio d'Amore e le virtù si eternano nei cieli.
422. Santifica il tuo dolore con la
rassegnazione, con la preghiera, unendoti sempre più a Nostro Signore.
423. Al servizio d'un Dio sì buono, sì
grande, tutto ha da farsi bene con amore e per Lui solo.
424. Sempre più confidenza! Sempre più amore!
Sempre più regolarità: perseveri fino alla morte.
425. Camminare alla presenza di Dio è un
mezzo molto efficace che ci preserva dal cadere nelle piccole colpe.
426. Un'anima amante, in tutte le sue azioni,
non cessa mai dal mandare la luce del pensiero e dell'affetto a Gesù.
427. Ama Gesù, sopporta tutte e vedi sempre
bene: fai sempre ciò che puoi fare, in tutto.
428. Soavità nel combattere i pensieri
inutili - accettazione piena dello stato dell'anima sua - dolcezza nelle parole
e nel tratto: tre cose indispensabili per la vita spirituale.
429. Attendi al grande insegnamento: " Non
parlare se non sei richiesta ".
430. Se amiamo, sapremo sacrificarci; e se ci
sacrifichiamo, è segno che amiamo.
431. Vedere il lato buono in tutto, e scusare
generosamente senza fermarci in ciò che potrebbe esserci occasione di lotta: è
sempre Gesù che permette, che vuole.
432. Verso l'Amore sia delicatissima, e sotto
la sua felice operazione inneggi alla Divina Bontà. Egli è là nell'intimo della
sua anima: non Lo lasci e Lo ascolti! Ella non può scoprire tutto il lavoro del
suo Diletto: basta sapere che Lui la ama e la lavora.
433. Il suo occhio semplice guardi il piacere
e il volere di Dio. e a questo si dia, questo compia, costi quel che costi.
Nient'altro! Faccia questo e si addentrerà in Dio e con Lui sarà una cosa sola.
434. Il nostro cuore muore dal dolore quando
ha dato dispiacere a Gesù: è proprio grande la sete di contentarLo. Sorrida
sempre alla sofferenza e nella sofferenza sia dolce.
435. Dimenticarsi assolutamente di sé e
distaccarsi dalle stesse cose spirituali per gettarsi perdutamente nel santo
Volere di Gesù: vederlo sempre questo divino Volere e accettarlo per sé.
436. Un'anima veramente abbandonata cammina
nelle vie del Signore e merita sempre, anche quando le sembrasse non solo di
restare ferma, ma di tornare indietro.
437. L'occhio semplice mira il buon Dio in
tutto, anche nelle cose più avverse alla natura, e nelle stesse tenebre scorge
la luce.
438. Gesù l'ama e vuole santificarla; a
questo scopo tende tutto il lavoro di Gesù nell'anima sua.
439. Le nostre azioni, le nostre vittorie, le
nostre sofferenze non sono grandi che nella misura del grande amore che vi
mettiamo.
440. Confida sconfinatamente in Dio.
Nonostante le tue grandi miserie e infedeltà, confida; e dopo d'essere caduta,
confida: mai, mai. mai disperare! La misericordia di Lui è un mare, rispetto al
quale le tue colpe, anche enormi, non possono che affogarvi. Questo ricordalo
sempre.
441. Non ci sia limite nello studio della
divina Presenza, nella dolce occupazione di vivere nell'intimità con Lui che
abita in noi.
442. Ogni istante, avvicinandoci all'eterno
amplesso divino, ci spinga pure innanzi nella via dell'amore.
443. Beata l'anima che è presa soltanto dalla
passione dell'amore celeste. . .Vorrei essere una di queste anime amantissime
che santificano se stesse velocemente, salvano il mondo e soprattutto
compiacciono e glorificano l'Amore.
444. Ci vuole fiducia in Gesù! Se ci
lasciassimo invadere dalla preoccupazione e dal timore, allora neppure avremmo
più tempo e cuore per pensare a Lui. Lasciamo libero, per quanto è possibile, lo
spazio a Gesù.
VITA RELIGIOSA E VITA CARMELITANA
445. Ho aspirato sempre di dare al mio Dio:
il massimo di purezza, il massimo di amore, il massimo di perfezione religiosa.
446. Ogni minima novità è una porta aperta,
che conduce ad altre non edificanti trasgressioni. Tornare indietro com'è
difficile! e quante pene! Credete alla mia esperienza.
447. Spogliati di ogni volontà o desiderio:
muori per dare vita piena alla Vita: come sarai leggera e felice!
448. Essere consacrata all'Amore: non v'è
cosa che possa rendere più felice.
449. La sposa di Cristo è un altro Cristo.
450. Sull'altare il nostro amabile Gesù
rinnova il Sacrificio della Croce, e come sulla croce, qua ti dà l'esempio di
tutte le virtù, specie dell'ubbidienza, della purezza, della povertà.
451. Lavora in pace come Gesù, Maria e
Giuseppe; non perdere, non sciupare mai il tempo: questo è da veri poveri.
452. Se l'anima nostra è un sole, anzi più
bella di mille soli per la grazia, quali splendori non acquista nell'osservanza
dei S. Voti e nella pratica perfetta delle virtù?
453. Lasciati portare sempre dall'obbedienza.
454. Gesù ti vuole perfetta nella santa
obbedienza: ricordati che ne hai il voto e che per essa hai l'alto onore dl
essere religiosa.
455. Ama l'obbedienza, sorella, mia, sii vera
figlia dell'ubbidienza e perciò veramente religiosa; non essere religiosa a
metà.
456. L'ubbidienza ti trovi sempre pronta; non
accampare pretesti, non cercare scappatoie e ubbidisci pienamente.
457. Fortunata la Comunità che possiede
religiose ubbidienti: più fortunate, però, le religiose ubbidienti.
458. Per l'anima religiosa l'ubbidienza di
Gesù è un laccio che amorosamente la stringe. Essa è felice d'essersi votata a
Lui per l'ubbidienza. E, che cosa v'ha di più sicuro che ubbidire?
459. Ciascuna religiosa dovrebbe vivere così,
come se da sé sola dovesse dipendere tutta l'osservanza della Regola.
460. La santa Regola sia in mezzo al tuo
cuore: custodiscila e proteggila con la tua santa e fedele osservanza; amiamola
con passione. Abbraccerei tutti i martiri piuttosto che trasgredire la più
piccola osservanza.
461. Abbi un culto particolare per ogni
particella della santa Regola. Vivi del suo spirito. A costo di qualunque
sacrificio non trasgredire la minima legge. Rifletti in te la Regola intera: oh
quale luce e quale sicura santità!
462. Chi vive di Regola, vive di Dio; ed è la
santa Regola il piccolo codice col quale sarai un giorno giudicata.
463. L'osservanza regolare sia il tuo
anelito, il tuo indefesso studio; proponiti di divenire " regola vivente ".
464. Tieni stretta al tuo cuore anzi nella
tua anima, la santa Regola ' e sia tuo impegno custodirla.
465. Adatta tutta te stessa alla santa
Regola, ai suoi orari; e non pensare mai che essa si adatti a te.
466. Guarda: il Verbo di Dio è senza parola!
In quelle ore, in quei luoghi, quando la santa Regola ti impone il silenzio, sii
anche tu senza parola.
467. Donati tutta alla Regola: sia essa la
tua passione, amala con passione e seguila.
468. Sii puntualissima al suono degli atti
comuni. Non dare ascolto alle tante ragioni che vorrebbero distogliertene. Sappi
che non ne soffrirai scapito; se avrai fede, vedrai come Gesù ti benedirà.
469. Dio ti ha chiamata alla perfezione, alla
santità. Quando tu cessi di tendervi, di sforzarti per avanzare nella
perfezione, sei in contraddizione col tuo stato, sei infedele a Dio. Oh
perfezione religiosa! Oh santità! Oh soave orizzonte sempre più spazioso! Oh
sogno di tutta la mia vita: diventa alfine realtà!
470. Un'anima che aspira alla perfezione non
fa differenza tra un comando e un consiglio del Superiore.
471. Quante volte al giorno ringrazi il buon
Dio per la grazia della vita religiosa?
472. Che dire della vita religiosa? Non so
dire cosa significhi essere religiosa: è il cielo; è il colmo della pace e della
felicità di questa terra. Il mio cuore non trova altro da desiderare.
473. Essere sposa di Gesù: non v'ha nulla di
più grande sopra la terra, dopo il sacerdozio.
474. Essere in Religione è un immenso
privilegio e dolcezza inesprimibile.
475. Uno dei più grandi dolori per una
carmelitana, guardando alla sua vita religiosa trascorsa, è quella d'aver fatto
male le sue orazioni, di non essere stata anima d'orazione: non creare per te un
tale rimorso irrimediabile, quando non avrai più tempo.
476. La tua vita religiosa sia raggiante: le
tue parole, i tuoi atti, tutto comunichi la luce del buon esempio, il calore del
divino amore che deve arderti in cuore.
477. La vita religiosa è una miniera senza
fondo. Ad ogni istante puoi arricchirti di nuovi tesori. Non lasciarlo di fare.
Fa' ciò che Dio vuole e fallo bene; soffri con amore, rinuncia a te stessa e
donati con generosità.
478. Seguire Gesù, amarLo è l'unica cosa che
non patisce disillusioni; più si gusta, più si cerca; più si cerca, più Lui si
dona anche a nostra insaputa. Oh vita religiosa, miniera di beni e di felicità
per chi ti sa apprezzare, per chi ti sa vivere!
479. Siamo le perle preziose che la Chiesa
militante tiene racchiuse nei suoi scrigni segreti, nella pace dei monasteri; e
custodite con tanta cura. Gesù mio, non permettete che siamo delle perle false.
480. La vita religiosa è un'arena, ove la
Sposa di Gesù scende a combattere e ove le è dato riportare (se vuole) grandi
vittorie.
481. Essere religiosa, essere sposa di un
Dio! Di Gesù: è la dignità più alta alla quale una fanciulla può quaggiù
arrivare; altra non ve ne è.
482. Dio non chiama mai un'anima alle grande
dignità di Sposa se non per farne un capolavoro del Suo amore; Dio non concede
la grazia immensa della vocazione religiosa che per fame dei santi, dei grandi
santi.
483. Quanto è sublime la vocazione
carmelitana, la nostra missione nascosta; quanta gloria possiamo dare allo Sposo
delle anime nostre, quanto possiamo aiutarLo nella sua sete di salvare le anime!
484. Spirito carmelitano: spirito d'orazione,
di solitudine, di silenzio, di lavoro, di sacrificio.
485. Guai alle religiose che dimenticano
l'obbligo di lavorare per la perfezione, poiché hanno dimenticato che stato
religioso è stato di perfezione.
486. Dire carmelitana è lo stesso che dire
anima d'orazione, anima solitaria, silenziosa.
487. Una virtù media non è degna di essere
offerta a Gesù: non è per una religiosa che fa professione di vita perfetta.
488. Godere delle cose povere, godere nel
vedersi mancare di qualche cosa, non lamentarsi, non chiedere per amoroso
abbandono alla Provvidenza: è un sacro dovere per l'anima legata al santo voto
di povertà.
489. Essere povere di tempo, della propria
libertà, privarsi della soddisfazione di dare qualche cosa, vedersi togliere ciò
che faceva comodo senza parlare o protestare, sono fiori odorosi da offrire al
Diletto, per noi sì povero. Felice l'anima che sa raccoglierli!
490. Volere esperimentare le conseguenze
della povertà, lasciarsi caricare di lavoro o caricarsene con l' obbedienza;
amare, economizzare il tempo per trame maggior guadagno; scegliere il meno, il
peggio, quando ci è concesso di. scegliere: non sono piccole cose Se vi si
aggiunge la perseveranza e un grande amore, che sorgente di merito e di santità!
491. Per chi ama, quale delizia immolarsi
all'ubbidienza, alla povertà, alla castità.
492. Pratica con grande amore la virtù della
santa povertà, spogliati d'ogni cosa superflua, gioisci di vederti mancare
qualche cosa, e nei tuoi sentimenti e desideri, sii davvero amante della
povertà.
493. E' sacro obbligo che la carmelitana dì e
notte perseveri in orazione: vivi dunque di Gesù, nutriti di amore e daGli
amore.
494. E' l'orazione la fisionomia, l'anima
della vita carmelitana: non si concepisce una carmelitana senza orazione ne
senza mortificazione.
495. L'orazione, la divina presenza l'unione
con Dio è l'atmosfera nella quale tu devi vivere e respirare dì e notte: ciò ti
condurrà alla vetta dell'amore che tu sospiri.
496.L'orazione è il punto d'appoggio per il
quale l'anima amante di essa, alza la leva della sua santità.
497. Nella solitudine l'anima si riempie di
Lui! e Lui parla. Non ti basta che ti parli Gesù?
498. Vivi pacificamente ai Suoi piedi e alla
Sua presenza e prendi ciò che Lui ti dà.
499. Se si sapesse quanto è prezioso il
silenzio e il raccoglimento dello spirito, e se si facessero quegli sforzi
necessari per praticarli, quale profitto e quale santità ne verrebbe all'anima.
500. Tutto in noi sia preghiera, affinché
Gesù sia conosciuto, amato, glorificato, specie nel Sacramento del Suo Amore.
501. Vivere della Divina Presenza è un
bisogno imperioso per le mie povere potenze assetate di Dio, è una calamita che
mi attira potentemente.
502. Immergersi in Dio: è una necessità
assoluta per il mio cuore per vivere con Gesù nell'intimo dell'anima mia.
503. Di quale beatitudine si privano le
anime, vivendo fuori di loro stesse!
504. Vado sempre al riposo come all'orazione.
Sento di potermi raccogliere e trovate Gesù nella quiete e nel silenzio.
505. Nella solitudine ho ricevuto le grazie
più belle.
506. La solitudine mi attira tanto, perché
spero trovarvi Gesù.
507. La Purità d'intenzione non è affatto
quella intenzione grossolana e momentanea che l'anima forma nelle sue azioni: di
fare quelle cose per Dio. No! Essa è un assoluto spogliamento e annientamento di
sé.
508. Vivi di orazione, respira il tuo Dio,
fa' che nulla da Lui ti distragga.
509. Prega e implora per ottenere la grazia
della attenzione alla Divina Presenza, dalla quale ti verrà tanto amore e tanta
forza.
510. Quanto profitto reca all'anima
l'orazione! Non può esprimersi a parole e perciò il nemico fa tutto il possibile
per farla far male, o tralasciare.
511. Resta nell'anima tua, o nel Cuore del
tuo Diletto, tratta con Lui e ricordati che non devi dire parola che non sia
necessaria.
512. Il silenzio ti darà forza e custodirà
ogni virtù in te, se tu ben lo custodirai.
513. Sia soave il tuo silenzio, un volto
benevolo, una maniera gentile lo rendono leggero e imitabile.
514. Sola nella tua cella o nell'intimo
dell'anima tua, gustando l'amore e la felicità somma di appartenerGli, si
scopriranno ai tuoi occhi gli alti ideali della santità: la trasformazione nel
Diletto, la Divina Unione!
515. Giorno e notte l'anima può trattenersi
in orazione. Se farà il possibile per compiere bene questo esercizio, Gesù la
condurrà certamente a quel grado di orazione che le ha destinata.
516. Vivere sotto lo sguardo di Dio, quale
felicità e quale sprone per la virtù! Fatti i primi sforzi, Gesù aiuta l'anima a
stabilirvisi.
517. Ama il tuo Dio non solo con tutto
il cuore, ma altresì con tutta la tua mente. Deliziati del pensiero di Dio,
della Sua divina Presenza. Innalza e immergi la tua mente in Lui: ti circonda
per ogni dove, in Lui sei e ti muovi
518. I puri saranno rivestiti di grande
splendore di gloria! Sii assetata di purezza! Non tollerare in te, neppure un
atomo di imperfezione.
519. Impara a vedere, ad udire il tuo Signore
Gesù in tutto e in tutti!
520. Vivi di Dio! E della Divina Presenza e
farai presto ad essere perfetta!
521. Ascolta, nel raccoglimento, ciò che Dio
ti chiede e corrispondi con fedeltà alla grazia.
522. Quando entri in chiesa volgiti tutta
verso quel Cuore adorato che vive realmente nel SS.mo Sacramento! Adora l'Anima
di Gesù, vero mare di Luce e di Santità, ama immergerti in Essa!
523. Non lasciare sola la SS.ma Trinità che
abita nell'anima tua. AmaLa e onoraLa con la santità della tua vita.
524. Ama il silenzio, sii parca di parole e
ascolterai il Verbo Eterno.
525. La tua preghiera, la tua lode, non siano
mai un solo movimento di labbra: ma in ogni occasione ama donarla al tuo
Diletto.
526. Non lamentarti mai di nulla, nemmeno
internamente.
527. Sforzati di vivere nell'intimità del tuo
Gesù.
528. Solo dall'unione con Gesù può nascere la
purezza e il progresso dell'anima, e il bene immenso di un apostolato nascosto.
529. E' certo che tante Religiose ritardano
il loro perfezionamento, perché vivono al di fuori di loro stesse fra le
occupazioni, dimentiche dell'intimo commercio con Dio. Non finirei di parlarne a
tutte, per la loro sollecita santificazione.
530. Voi siete delle consacrate e tutto in voi è consacrato. Voi diventate il " bene " di Dio, perché vivete di una vita nuova, superiore, e sulla quale la morte ha perduto il suo impero. - Come Gesù, voi siete per il Padre: per adorarLo, lodarLo, benedirLo, ringraziarLo e consolarLo. - Chi meglio di voi può emettere questo grido dei Santi: " Mia eredità è il Signore " - " Egli mi conduce - niente mi mancherà "?